20 febbraio 2024

Diario di una Cagna di Céline Tran e Grazia La Padula

| Oblomov Edizioni | € 22,00 |
Elise, 52 anni, scrive per una rivista femminile. Un giorno, per caso, scopre da un sms che l’amorevole marito la tradisce. Sconvolta, decide di non far trapelare nulla e di scoprire chi è l’amante. La ricerca dell’altra diventa presto, in parallelo, la ricerca di una nuova se stessa. Passando dalla rabbia alla rivolta, Elise si dedica alla riscoperta del suo corpo e della sua sensualità. La sua metamorfosi inizia a poco a poco, fino al giorno in cui incontra finalmente la sua rivale... E se fosse meglio così? Quanto a lei, cosa vuole veramente? L’autrice, Céline Tran, attingendo alla propria esperienza di accompagnatrice di persone di tutte le età e genere sessuale – etero, gay, trans – esplora in questo libro le infinite possibilità del desiderio inteso come un movimento che danza con il corpo e le emozioni, interroga nel profondo la nostra mente, arricchito dal tono della nostra educazione e della nostra cultura, scandito dalle nostre esperienze. Grazia la Padula, autrice pluripremiata e grande talento della nuova generazione, regala a questo racconto forme sensibili e voluttuose e un segno raffinato e ricercatissimo.
Voto:

“Credevo che bisognasse amare per fare l’amore. È vero. Bisogna amare se stessi.” 

Ecco il mio consiglio (in ritardo) per San Valentino: Diario di una Cagna.

“Cagna”. Donna di facili costumi, ragazza facile, sgualdrina, troietta... Sono tanti i termini per indicare una donna che adotta un comportamento o una sessualità non conforme alla norma, ma siamo sicuri che soddisfare i criteri morali dettati dalla società sia il modo migliore per vivere una sessualità felice? Céline Tran apre con queste parole una prefazione che ci aiuta a capire cosa stiamo per leggere. Una storia in cui non ci si deve necessariamente identificare e che non vuole insegnare niente a nessuno, solo far capire che porsi determinate domande è lecito. E le risposte non è detto che siano le più scontate. 

Elise quando scopre di essere stata tradita resta in silenzio per paura di perdere quella routine che è sempre stata per lei sinonimo di sicurezza, ma mentre le notti del marito sembrano essere serene, le sue sono una carneficina. Si sente brutta, piccola, disarmata, impotente, colpevole. 

Non so che cos’è che mi distrugge di più. Il fatto di sapere che sono due donne e che senza dubbio sono puttane? O rendermi conto che lei, quella a cui sono passata accanto, indossa il mio stesso profumo?” 
Ma è proprio quando si tocca il fondo che il seme della rinascita trova terreno fertile. 
Un fumetto per adulti 🔞 che ho trovato bellissimo sia nella narrazione che nell’apparato grafico reso magnificamente da Grazia La Padula. Le tavole sono dei veri e propri quadri, non c’è mai volgarità anche dove nulla è lasciato all’immaginazione a sottolineare il fatto che il percorso di Elise è prima di tutto salvifico e liberatorio. 




1 dicembre 2023

Vertigine di Franck Thilliez

 

| Fazi, 2023 - pag. 312 |

Jonathan Touvier, ex alpinista cinquantenne, si risveglia intontito e non sa dove si trova. Attorno a lui soltanto buio, umidità, freddo. È finito in fondo a una grotta e non ha idea di come sia successo. Non è solo. Insieme a lui ci sono il suo fedele cane Pokhara e due sconosciuti: Farid, giovane di origini maghrebine, e Michel, uomo di mezza età che lavora in un macello. Jonathan è incatenato al polso, Farid alla caviglia; Michel è libero, ma la sua testa è coperta da una spaventosa maschera di ferro, che esploderà se si allontana dagli altri due. Sulla schiena hanno tre biglietti con altrettante domande: «Chi sarà il ladro?», «Chi sarà il bugiardo?», «Chi sarà l’omicida?». Qualcuno sta giocando con loro, e ha tessuto con cura una ragnatela inestricabile per intrappolarli. Chi è? E perché l’ha fatto? Ben presto, però, la domanda più urgente diventerà un’altra: fino a che punto si può arrivare per non soccombere in una situazione così estrema? Se la natura può rivelarsi un’assassina spietata, l’uomo può trasformarsi in un predatore senza scrupoli: tra menzogne e mezze verità, scatta una disperata lotta per la sopravvivenza, da affrontare con ogni mezzo e strategia possibile.

Voto:


Diciamo subito che #Vertigine è un romanzo del 2011 e siccome il caro Thilliez è come il buon vino - 🍷 invecchiando migliora - viene da sé che questo titolo non sia uno dei più riusciti. Però intrattiene, soprattutto grazie a una premessa in perfetto stile Saw.

Tre uomini si risvegliano sul fondo di una grotta ghiacciata e ognuno di loro porta sulla schiena una domanda.
❓Chi è il ladro?
❓Chi è il bugiardo?
❓Chi è l’assassino?

Risposta: Thilliez 😜
Perché mi ruba ore di sonno, perché prova a fregarmi sempre e perché avrei voluto farlo fuori più volte. Ah no, in quel caso sarei io la killer 🤭

Scherzi a parte Vertigine l’ho preferito a Puzzle e a Foresta Nera, ma siamo lontani dalla trilogia del Manoscritto. Lontani anni luce.
Si tratta di un thriller a camera chiusa dallo stile asciutto e con un meccanismo a orologeria che prevede un’escalation di ansia e follia 🤯
Cosa si è disposti a fare per sopravvivere? E per mantenere al sicuro i propri segreti?

Divorato in tre giorni, il finale - ahimé - non mi ha però pienamente soddisfatta, sarà che ho letto centordicimila libri su questa falsa riga che un po’ mi sono venuti a noia. Certo, c’è l’immancabile gioco di magia alla Thilliez, e c’è anche la sua passione per la numerologia, ma è mancato il vero tocco di genio che ti fa passare dal “🤔 non sto capendo niente” a “😱 ohhmioddio adesso che è tutto chiaro è tutto ancor più terrificante!

Non vedo comunque l’ora che arrivi la fine del GdL (30 novembre, ⏳ ma quanto sei lontano???) perché secondo me ci sarà da discutere parecchio in merito a un dettaglio su cui si basa tuuutta la risoluzione.

E adesso corro a scrivere il post spoiler perché per quanto i romanzi di Thilliez non sempre riscontrino il mio favore al 100%, devo ammetterlo,  non c'è autore che mi stimoli le sinapsi e mi stuzzichi i neuroni, come lui. 

Non vedo l'ora di leggere altro di suo... se scritto di recente anche meglio!





10 ottobre 2023

Fumetti: review #1

Alcuni degli ultimi fumetti letti, tutti super apprezzati per motivi diversi.


 

La Mia Vita Postuma di Huber e Zanzim
Bao Publishing 02/2023
Voto: ★★★★/5

Un mix di macabra ironia, mistery e love story, il tutto condito da un sapore deliziosamente retrò.
Si parla di vita dopo la morte, di cose lasciate in sospeso e delle contraddizioni di un’epoca che sembra passata, ma non lo è nemmeno troppo.

Ho una nuova certezza. Da deceduta voglio essere come Emma Doucet 💪🏻

P.S. di Hubert consiglio tutto, perché come scrive lui non scrive nessuno. Ha una sensibilità unica nel trattare qualsiasi tematica, anche la più spinosa. La sua prematura morte è stata una perdita immensa per il mondo della nona arte.


 

Turchina di Elena Triolo
Bao Publishing, 02/2023
Voto: ★★★★/5

Nonostante non sia una fan di Pinocchio, la storia di Giovanna Ragionieri, la bambina che ha ispirato Collodi per il personaggio della fata Turchina, mi ha subito chiamata. E come sapete io ci sento benissimo 😎

Giovanna era la figlia di un giardiniere e di una domestica di Paolo, il fratello di Carlo, il quale amava questi luoghi immersi nel verde per trarre ispirazione.
È a villa Bel Riposo che incontra per la prima volta questa solare e vivace ragazzina dai capelli così chiari che il cielo ci si poteva riflettere.
Ed è qui che lei gli racconta la storia della Strega Martella, che appendeva i bambini alla grande Quercia prima di mangiarseli.

Pinocchio usciva a puntate sul Giornale dei Bambini e Giovanna aspettava impaziente ogni nuova avventura di quello che era diventato il suo personaggio preferito. E sì, lo sapeva di esserci anche lei tra quelle pagine e ne andava così timidamente fiera...

Turchina è la storia di una bambina/ragazza/donna/madre/nonna che a un certo punto della sua vita diventa un punto di riferimento per tutti quei piccoli lettori che le scrivono e poi, quando muore, viene dimenticata. Ma Elena Triolo con questo volume, che è un piccolo testamento di cuore e memorie, le ha ridato una nuova vita 💙



My Friend Dahmer di Derf Backderf
Gremese Editore
Voto: ★★★★/5

La vita di Jeffrey Dahmer (il cannibale di Milwaukee) raccontata da un suo compagno di scuola.

Un POV insolito, lucido e spiazzante che ci mostra un ragazzo solo, emarginato, "diverso", nella sua caduta verso gli abissi più neri. Quegli abissi da cui non c'è via di ritorno.

Super apprezzato lo stile grafico con richiami al comics underground tipico degli anni '70. 


 

Voglio il Tuo Cuore di JiokE
Edizione BD
Voto: ★★★★/5

Una storia cattiva, piena di follia, da 1 a 10 disturbante 111 (no, non ho digitato un 1 di troppo), che ci viene sbattuta in faccia senza filtri.

Un libro che è uno schiaffo, un pugno, un occhio nero.
Non posso dire di esserne rimasta sorpresa, ero preparata, ma l'ho letto tutto d'un fiato per l'urgenza di far finire al più presto un incubo in cui quello che non si vede è fin troppo visibile...

Martina va alle scuole medie, ha una famiglia disfunzionale, ed è l’oggetto del desiderio di un trentenne letteralmente ossessionato da lei; potrebbe sembrare una storia già letta e già vista - in fondo quale storia non lo è?! - ma ha due grandi punti di forza. Una narrazione claustrofobica e a spirale che ti imprigiona nel suo vortice nauseabondo. Un tratto grafico "nervoso" che sembra voler incidere e strappare la carta, ma a lacerarsi saranno solo le tue certezze.

⚠️Tutto lo schifo dell'essere umano è qui.

Un consiglio.
Se JiokE ti incuriosisce, ma ti spaventa anche, copia e incolla questo link: https://jiokeart.wordpress.com/fumetti-3/
Qui troverai una serie di suoi racconti autoconclusivi e capirai il perché abbiano l'avvertenza "se vi ritenete sensibili a determinate tematiche (e dice pure quali) non continuate la lettura".

Ti ricordo che JiokE non vuole spiegare niente e non si fa portavoce di nessuna morale. Le sue storie succedono perché la gente è PAZZA. Punto.

Bene. Io adesso sistemo stomaco, fegato e pancreas - che credo non siano più nella loro corretta posizione 😬 - e mi metto alla ricerca della Casa dei Pulcini.

Di JiokE devo leggere TUTTO.


A presto con la parte due 😎

27 settembre 2023

La Maledizione dell'Anno Zero


Ami misteri e fenomeni paranormali degni di x-files?Allora sei nel post giusto al momento giusto 😎

Ecco quattro libri che parlano di luoghi infestati, antiche leggende, inquietanti fantasie popolari e fenomeni di poltergeist.

Non mancano le #maledizioni (🤘🏻tié) e ve ne racconto subito una: quella che colpisce i presidenti degli Stati Uniti d’America 🙋🏽‍♂️🤦🏻‍♂️

Per scamparla c’è una sola regola: non farsi eleggere nelle annate che terminano con lo zero 🤪 altrimenti munirsi di una serie di amuleti (🍀🌶️ 🤘🏻) e pregare parecchio.

L’anno zero cade ogni 20 anni e narra la #leggenda che a scagliare la maledizione fu il capo indiano #Tecumseh che morì in battaglia dopo aver visto gli americani sterminare le sue tribù e appropriarsi delle loro terre.
Stava incazzato. Diamogli torto. E voleva vendicarsi.

Vediamo un po’ cosa successe dopo la sua dipartita 🤓

1840, entra in carica William Henry Harrison che muore dopo un mese dall’elezione a causa di una polmonite. Fuori uno.

1860, Abramo Lincoln. Uccido da un simpatizzante sudista. Fuori due.

1880, James Garfield. Viene ucciso nel 1881 da uno squilibrato che gli spara. Fuori tre.

1900, William McKinley. Idem come sopra. Un anno dopo il mandato un colpo di pistola lo fa secco. Questa volta a sparare è un anarchico. Fuori quattro.

1920, Warren Harding. Ucciso da una polmonite durante il mandato. Fuori cinque.

1940, Franklin Roosevelt. Stroncato da un’emorragia cerebrale. Fuori sei.

1960, John Kennedy. Assassinato a Dallas nel 1963. Fuori sette.

Fin qui tutti morti durate il mandati. Poi:

1980, Ronald Regan.
2000, George W. Bush.
2020, Joe Biden.

I primi due hanno subito un attentato, ma sono sopravvissuti.
Forse gli effetti della maledizione si stavano facendo più deboli? 🤔 Magari avevano capito quale amuleto poteva proteggerli?
Lo scopriremo grazie a Joe Biden che immagino si stia toccando i 🌰🌰 (😅)

Per altre inenarrabili sfighe consulta l’Atlante dei Luoghi Maledetti oppure gli altri tre titoli che vedi in foto!

Sono tutti perfetti per prepararsi a un ottobre... da brivido!


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 Atlante dei Luoghi Maledetti
Case Stregate
Atlante dei Luoghi Misteriosi d'Italia
Atlante dei Luoghi Infestati

17 luglio 2023

Labirinti di Franck Thilliez [saga Caleb Traskman 3/3]

| Fazi Editore 30/05/2023 | pagine 334 |

Devo farmene una ragione, La trilogia di Caleb Traskman è finita. L'ha detto Thilliez, anche se personalmente di lui mi fido quanto di un politico italiano 😅

Labirinti è il romanzo meno labirintico dei tre, ma questa non vuole essere una critica, anzi, finalmente si parte senza capire un tubo e si sfoglia l'ultima pagina avendo un quadro chiaro e preciso della situazione. 

Tra l'altro mi sono più volte chiesta se Francuzzo nostro fosse un genio del thriller (A) o un abile illusionista (B) e adesso ho la risposta.
Accendo la B.

Intanto come sa giocare coi numeri lui, nessuno mai. Un vero mago!
Prendiamo Camille, il primo personaggio che incontriamo in Labirinti.
Camille: 3+1+13+9+12+12+5=55
E 55 sono i capitoli.
E Gabriel in C'era Due Volte ha 55 anni.
E Thilliez ha voluto che il libro uscisse assolutamente il 5/5
E potrei continuare...

In numerologia il 55 è il numero dell'istinto, del cambiamento ed è in assoluto il numero che rappresenta la nascita di un'idea.
Coincidenze? Non credo. Anche perché è proprio Thilliez a lanciare una serie di esche a cui - un lettore con varie turbe mentali (tipo me) - non può che abboccare; personalmente non appena ho incontrato un personaggio che di cognome fa Fibonacci ho applicato la sua stringa alla qualunque 😆😅 

Giochetti inutili ai fine della trama? Penso proprio di sì. 

Divertimento a parte (perché è innegabile che io viva i suoi libri come dei trip enigmistici), conscia del fatto che leggerò ogni sua pubblicazione, con Thilliez continuo un po' a prendermi a testate.

1. Gioca sempre, sempre, sempre con la memoria dei suoi personaggi e non solo in questa trilogia, l'ha fatto in Puzzle, l'ha fatto nel Sogno e l'avrà fatto anche in libri che devo ancora leggere e che lui forse deve ancora scrivere. Diciamo che alla lunga mi sembra un po' un "voler vincere facile", ecco.

2. Nonostante parli di traumi, vendette, nefandezze al limite dell'umana comprensione, io resto incollata alle pagine per la trama, non per l'empatia che sviluppo nei confronti di qualcuno. Curiosità a mille, battito cardiaco perlopiù regolare.

3. Anche se i suoi cattivi sono veramente CATTIVI, non entrano di diritto nella mia personale classifica di best villain. Nessuno turberà i miei sonni. Nessuno verrà a farmi visita nei miei incubi. Peccato 😆

Labirinti resta comunque un valido thriller d'intrattenimento, il mio cuore è tutto per il Manoscritto e... avete visto che alla fine del romanzo c'è un "vero" labirinto? Avete scoperto cosa farne della parola che viene fuori risolvendolo?

Adoro questi trucchetti, quindi mi tocca dirlo, merci pour tout Franck, à la prochaine fois. (l'avrò scritto bene? mah... ne dubito)


Trilogia Caleb Traskman:
  1.  Il Manoscritto - recensione | sezione spoiler
  2. C'Era Due Volte - recensione | sezione spoiler 
  3. Labirinti - sezione spoiler (per il link al file segreto)


  



27 giugno 2023

Labirinti di Franck Thilliez - Sezione Spoiler

Hai letto Labirinti Franck THilliez
e vuoi discutere del finale?
Direi che sei nel posto giusto!


S P O I L E R Labirinti


ATTENZIONE!!!
I COMMENTI CONTENGONO SPOILER!


Per la recensione spoiler free clicca qui

👇👇👇
Una volta risolto il labirinto finale inserisci la parola
A QUESTO LINK
per scaricare il file bonus di Thilliez.

21 giugno 2023

I Semi del Male di William March

| Castelvecchi, 2011 | pag. 242 |
Rhoda è sempre stata considerata da tutti una graziosa bambina di otto anni finché, durante l'estate, non accade una terribile tragedia. Il cadavere di un ragazzino, compagno di scuola della piccola, viene rinvenuto sulle rive del lago prescelto per la tradizionale scampagnata di fine anno, con le mani e la testa deturpati da strani segni. Chi ha avuto il coraggio di compiere un delitto tanto atroce? Mentre la madre di Rhoda non riesce a credere a se stessa quando è costretta a scontrarsi con il lato oscuro di sua figlia, Monica Breedlove, studiosa di psicanalisi, si imbatte negli spaventosi disegni della bambina: incubi ad occhi aperti in grado di rinfocolare i sospetti già covati dalle maestre - consapevoli dell'odio provato da Rhoda nei confronti dell'amichetto assassinato - e da un custode, convinto di aver visto una ragazzina con le trecce e il vestitino rosso sulla scena di una disgrazia che, nel romanzo-capolavoro di William March, torna ad assumere le sembianze mostruose di un american dream tradito e deturpato.
Voto:

Quella dei bambini cattivi (mooolto cattivi) potremmo quasi considerarla una sottocategoria del genere thriller/noir.
Scoprire all'ultima pagina che l'assassino è un infante dall'aspetto innocente è sicuramente un fatto destabilizzante, ma saperlo fin dal principio lo è anche di più 😬

È il caso de I Semi del Male, uno dei primi romanzi a trattare un argomento così conturbante, consigliato tra l'altro insieme al film, Il Giglio Nero, da #StephenKing nel suo saggio #DanceMacabre.
Stiamo parlando di un prodotto degli anni 50, pensate quindi a quanto scalpore possa aver fatto all'epoca. Vi dico solo che il finale della pellicola è stato addolcito per paura della censura e durante i titoli di coda gli attori entrano in scena come si usa al termine di uno spettacolo teatrale per sottolineare la finzione di quanto si è appena visto.

Il romanzo di William March invece non fa sconti.

Rhoda ha otto anni ed è l'immagine della perfezione, coi suoi vestiti sempre puliti, i capelli legati in due impeccabili trecce, la camera ordinatissima.
Regala alla madre ceste di baci in cambio di cestini pieni di abbracci, ma dietro a un sorriso ingenuo e incantatore si nasconde, nemmeno troppo velatamente, una fredda, cinica, bugiarda calcolatrice, incapace di provare le paure e i rimorsi tipici della sua età, desiderosa solo di primeggiare in tutto e su tutti.

Quando a scuola, la medaglia per la miglior calligrafia, la vince un suo compagno, Rhoda viene accecata dall'odio più feroce e lo uccide.

"Perché mi dovrebbe dispiacere, è stato Claude ad annegare, mica io"

William March, attraverso il personaggio di Rhoda, anticipa quello che i ricercatori oggi chiamano fattore D, ovvero #fattoreDark, un misuratore di malvagità che comprende nove aspetti: individualismo, egoismo, sadismo, disimpegno morale, narcisismo, perfidia, mancanza di empatia, di autocontrollo e il pensare di essere migliore degli altri.

A me è piaciuto.
Non è un romanzo perfetto, alcune parti sono più lente di altre e la traduzione poteva essere migliore, però se amate il genere è un #musthave che non può mancare nella vostra libreria.


Adattamenti cinematografici

 

🎞The Bad Seed (il Giglio Nero), 1956
Regista: Mervyn LeRoy
Cast: Nancy Kelly Patty McCormackHenry Jones, Evelyn Varden.
Trama: Rhoda è un'adorabile bimba di otto anni, fiore all'occhiello di tutti coloro che le stanno intorno. L'unico che non sembra amarla è il giardiniere di casa, Leroy, che non perde occasione per deriderla e spaventarla.

🎞The Bad Seed, 2018
Regista: Rob Lowe
Trama: Il vedovo David Grossman cerca di aiutare la figlia Emma ad affrontare la perdita di un compagno di classe. L'uomo, però, scopre che la bambina potrebbe avere avuto un ruolo nella morte dell'amico.







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