29 aprile 2016

Wish List #1

Buongiorno a tutti!
Non so ancora se rendere questa tipologia di post una vera e propria rubrica, ma ho sempre troppo bisogno dei vostri consigli (soprattutto quando si tratta di ipotetici acquisti), e così eccomi qui con una parte dei titoli che voglio più o meno disperatamente. Ditemi voi se ne vale la pena o se è il caso di alleggerire il carico :)
Ovviamente spero di non crearvi nuovi bisogni o la vostra carta di credito mi odierà ;)


Cercherò di raggruppare nei vari post romanzi per lo più dello stesso genere, io sono bravissima a saltare di palo in frasca, ma meglio essere monotematica che casinista!
Partiamo con tre thriller, completamente diversi tra loro.

  

Sono davvero indecisa se iniziare Mr Mercedes, il primo romanzo della nuova serie scritta da Stephen King 1) perché non amo le serie 2) perché mi annoio quando ritrovo sempre lo stesso poliziotto in ogni libro. Però lo voglio comunque (o non sarebbe in wish list) 1) perché King è King 2) perché il commissario Brady mi sembra sanguinario abbastanza per tenermi incollata alle pagine. Voi che dite?

La Notte Eterna del Coniglio lo desidero con tutta me stessa dal giorno in cui è uscito, quindi sono circa tredici anni che ne rimando l'acquisto. Il motivo, ovviamente, mi è del tutto ignoto. 
Il romanzo raccolta la storia di quattro piccoli nuclei familiari che sopravvivono all'apocalisse e tentano di mettersi in contatto tra loro dai piccoli rifugi che li proteggono dalle radiazioni, finché non sentono dei colpi alla porta... e un coniglio armato di accetta inizia a seminare il panico. 
Ecco, ditemi adesso se la trama non è bellissima?! Sembra un misto tra Donnie Darko e Non Aprite Quella Porta, sono convinta che Giacomo Gardumi abbia scritto un libro coi fiocchi e i controfiocchi, peccato che poi non abbia pubblicato granché.

Poi, essendo una rigattiera inside, non potevo non volere Io Ti Salverò di Francis Beeding, titolo che ha ispirato Alfred Hitchcock nell'omonima pellicola. In questo libro gli autori (Francis Beeding è lo pseudonimo di John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders) uniscono i tipici elementi del romanzo gotico all'analisi introspettiva di Freud sull'inconscio (nel film c'è la mano di Salvador Dalì nella rappresentazione di alcune scene oniriche, ricordate?).

A questo punto ho sfogliato tutta la collana de Il Saggiatore ed è stata la mia fine. 


  

In wish list sono finiti anche Marnie di Winston Graham (qui l'autore ricorre come Beeding alla psicanalisi, soffermandosi sulla rimozione da parte del subconscio degli eventi traumatici), Psycho di Robert Bloch che non credo abbia bisogno di presentazioni e lo stesso vale per Rebecca di Daphne du Maurier.
Sono tutti romanzi da cui Hitchcock ha tratto dei film, ma da quello che so alcuni di loro, come Marnie, hanno parecchie differenze con le rispettive trasposizioni, quindi la lettura è d'obbligo!

Bene, adesso tocca a voi!
Avete letto qualcuno di questi libri?
Me li consigliati? 

27 aprile 2016

Recensione, LEI CHE AMA SOLO ME di Mark Edwards

Il mio periodo fortunato continua, sto leggendo dei libri parecchio diversi uno dall'altro ma ugualmente interessanti. Qui siamo in territorio thriller con risvolti pseudo maniacali... buona lettura!

Lei Che Ama Solo Me di Mark Edwards

| Amazon Crossing, 11/20105 | pag. 380 | € 9,99 |
Quando Andrew Sumner incontra la bella e indomita Charlie, pensa che finalmente le cose stiano cominciando a girare per il verso giusto per lui.
La loro è una relazione intensa e passionale, ma presto Andrew inizia a chiedersi se per caso non stia perdendo la lucidità. Alcune cose spariscono dal suo appartamento. Ha la sensazione che qualcuno lo stia seguendo. E quando la sfortuna e la tragedia colpiscono i suoi amici e i suoi cari, Andrew è costretto ad affrontare un’inquietante verità...
Charlie è la ragazza dei suoi sogni o il suo peggiore incubo?
Con Lei che ama solo me Mark Edwards ci regala un’avvincente storia di gelosia, ossessione e morte.

Voto:

Lei Che Ama Solo Me è la storia di un'ossessione. Di un limite che non si è voluto rispettare, di un argine che non ha saputo contenere acque troppo impetuose. È una di quelle storie che solitamente raccontano di uomini violenti e insicuri che vessano le loro donne fino ad annientarle psicologicamente, ma questa volta i ruoli sono invertiti.
Andrew si innamora di Charlotte a prima vista. Lei è magnetica, provocante, senza freni inibitori e lui, abituato al suo piccolo microcosmo di solide certezze, si sente finalmente completo. Charlie è come una potente medicina capace di infondergli una carica positiva mai provata, vicino a lei non ha bisogno d'altro, si sente felice, appagato e pieno di speranza. Finalmente, dopo anni passati a pagare un conto troppo salato nel nome di un destino beffardo e impietoso, è arrivato il momento di incassare.
Ma si sa... le cose belle non durano mai molto.

Mark Edwards racconta un lato dell'amore che non vorremmo mai conoscere; quello malato, distorto, ossessivo. Quello che - come ci dirà nella postfazione - ha conosciuto anche lui quando era un giovane universitario innamoratosi della ragazza sbagliata.
Purtroppo ci sono persone in grado di masticarti fino a ridurti in poltiglia, ma in questo romanzo non tutto è come sembra...
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20 aprile 2016

Recensione, SOLO IL VENTO LO ASCOLTAVA di Nicola Arcangeli

Buonasera a tutti!
Finalmente riesco a pubblicare la recensione che tenevo nel cassetto da oltre quattro settimane, ma ci tenevo a metterla proprio oggi, giorno della prima presentazione di Solo il Vento lo Ascoltava! Chissà, magari gli porterà fortuna!
Che mi è piaciuto non è un mistero. D'altronde, come si fa a resistere a una storia che parla di mondi paralleli e viaggi nel tempo? Io non ce la faccio.

Solo il Vento lo Ascoltava di Nicola Arcangeli

| Giraldi Editore, 2016 | pag.482 | € 17,50 |

Sono trascorsi ormai cinque anni dalla morte del piccolo Thomas. Dopo la crisi che ne era scaturita, Marco e Grazia Beltrami sono tornati ad essere una coppia, pur nella quotidiana difficoltà di vivere con un tremendo peso nel cuore. Dall'altra parte del mondo, sull'isola di Amsterdam, in mezzo all'Oceano Indiano, un gruppo di scienziati sta indagando sulla sparizione di un pallone sonda. Quando questo riappare all'improvviso è immediatamente chiaro che qualcosa non torna: oltre ai dati sballati registrati sul dispositivo, attaccata ad esso viene rinvenuta una misteriosa fotografia. Contemporaneamente a New York, un membro di spicco della NSA viene gettato sotto un convoglio della metropolitana. C'è qualcosa che unisce queste vicende, ed ha a che fare con gli strani baluginii violacei che hanno cominciato a tempestare i cieli di tutto il mondo. Dappertutto fioccano ipotesi e smentite circa la natura di questo fenomeno, dalle più tranquillizzanti a quelle più fantasiose e catastrofiche. In questo clima di attesa ed incertezza che scorre attorno a Marco, giunge una telefonata dal passato. Un passato che l'uomo credeva di essersi lasciato dietro le spalle e che invece lo obbligherà a guardarsi indietro, ma soprattutto dentro, aprendo le porte ad un'avventura senza ritorno.
Voto:

Wow...
A trenta pagine dalla fine, dopo averne sfogliate quasi ottocento (conto anche quelle di Dove Oggi è Già Domani) ho saputo elaborare solo un semplice, ma direi molto significativo, "WOW..."
Eh sì. Nei finali Nicola ci sa proprio fare e questo è un finale coi fiocchi. Dire che si chiude un cerchio è riduttivo, dire che ogni cosa torna al proprio posto anche.
Solo il Vento lo Ascoltava è il romanzo della catarsi; è la storia che mette in gioco vite passate, presenti e future e ne tira i fili con un misto di sensibilità e beffardo cinismo. Ma se nel romanzo precedente il multiverso era in qualche modo il mistero non dico da svelare, ma quanto meno da accettare, questa volta è il rebus da risolvere. Quindi gente lo ripeto... wow!

Siamo in un futuro prossimo, strane strisce violacee simili ad aurore boreali tempestano i cieli del pianeta Terra e solo in pochi ne comprendono il reale significato. Il multiverso sta collassando, i precari e inviolabili equilibri dei mondi paralleli rischiano di venire meno e la popolazione ha le ore contate.
Inizia così un incessante countdown che vede protagonisti alcune nostre vecchie conoscenze (e non solo) alle prese con qualcosa di più grande di loro.
Ritroviamo Marco Beltrami che ancora fatica ad andare avanti senza guardarsi indietro, ma ci prova, adesso c'è di nuovo Grazia al suo fianco e il dolore, se portato in due, è un peso più sopportabile; Pierre Delacroix invece è lo stesso uomo saggio e malinconico del primo romanzo, custode di pericolosi segreti e scomode verità. E poi c'è lui - Salvatore Renzetti - indomito eroe con tante macchie e altrettante paure, un personaggio in grado di smorzare i toni più drammatici e allo stesso tempo di creare la suspense più tesa. "Tore" si meriterebbe l'oscar come miglior attore non protagonista, anche se a pensarci bene, il vero protagonista, forse, è proprio lui.
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15 aprile 2016

Variant Book #16 - Il Mercante di Libri Maledetti di Marcello Simoni

Variant Book nasce dalla mia follia più estrema e vede la rivisitazione e la reinterpretazione di romanzi più o meno noti attraverso una nuova veste grafica! Ovviamente tutto in chiave ironica.
Original Book                      Variant Book

    
[clicca per ingrandire]

Torna la rubrica più amata di sempre (dico bene?) e torna alla grande, svelando uno dei misteri che ha reso insonni le notti di molti lettori.

Siori e siore, uomini e donne, sciuri e sciure... ecco a voi il vero volto de Il Mercante di Libri Maledetti.

Alla prossima! ^_^

13 aprile 2016

Weekly Recap #142

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Io continuo a chiamare questa rubrica "weekly recap" ma di settimanale c'è ben poco, l'avrete capito ormai. Non voglio però cambiarci il nome 1) per pigrizia 2) perché confido in tempi migliori, quando diventerò più precisa di un orologio svizzero. #lasperanzaèlultimaamorire
Ma basta cianciare e veniamo a noi 8)

New Entry


Sono troppo troppo troppo brava!
Una sola new entry che tra l'altro ho già in lettura. Non voglio ripetere le solite banalità scritte e riscritte in mille post del tipo "adesso è il momento di smaltire la mia to be read" o "è ora che la pianti di accumulare libri", perché tanto a chi vogliamo darla a bere? Non che non creda nei miei buoni propositi, è che poi vanno a farsi friggere senza che me ne renda conto.
La colpa è solo loro... delle case editrici. Non solo quelle già note sfornano titoli a cui non sempre so resistere, ma capita che ne arrivino anche di nuove... e tu, lettrice, vuoi non scoprirle?
Amazon Publishing è attiva dal 2009, ma sbarca in Italia come Amazon Crossing a fine 2015 con titoli disponibili sia in ebook che in formato cartaceo, ma acquistabili esclusivamente online. Amazon esclude le librerie fisiche dalla distribuzione dei suoi libri, ma poco male, ormai è un tale colosso dell'e-commerce che le vendite non preoccupano. Tra l'altro le edizioni rappresentano il perfetto connubio qualità/prezzo. Romanzi che spaziano dal romance al thriller in un comodo formato brossurato con copertine curate in ogni dettaglio e prezzo decisamente competitivo: 9,99 euro.
Ho già recensito con entusiasmo il delizioso Guida Agli Appuntamenti Per Imbranate di Tracy Brogan e Lei Che Ama Solo Me di Mark Edwards mi sta piacendo parecchio, è il tipo di thriller malato in cui la psicologia deviata dei personaggi ti porta a leggere in modo compulsivo, perché devi arrivare il prima possibile all'apice della follia. Non ha una forte componente gialla in quanto c'è ben poco di inimmaginabile da scoprire, ma Charlie vi farà gelare il sangue nelle vene. Promesso.


Ops, non è vero, tra le new entry c'era anche Nimona di Noelle Stevenson, ma in realtà questo non fa testo, perché l'ho regalato al mio Pargolo per il suo compleanno. Per dirla tutta era un titolo che ci era sfuggito, ma il 22 Aprile l'autrice sarà a Bologna per un firmacopie e noi di certo non ce la faremo scappare.
L'ho già sfogliato e posso dire solo una cosa. Questo libro è matto da legare!

Letture Fumettose

 
 

Prima c'erano I Romanzi della Bonelli, una collana che mi piaceva tantissimo e che mi aveva fatto scoprire il bellissimo Stria (qui la recensione), adesso ci sono le miniserie, ma come si dice... se non è zuppa è pan bagnato. Invece di un bel tomo di 300 pagine trovate in edicola più albi che andranno a formare una storia destinata a concludersi in poche uscite. Io - per la cronaca - aspetto sempre che la serie sia terminata per potermela godere nella sua interezza.
Hellnoir di Pasquale Ruju è stata davvero una bellissima scoperta. Immaginate che esista un mondo in cui vanno le persone assassinate, una specie di limbo in cui si può morire una seconda volta, anzi, è molto facile che accada, perché come in ogni società che si rispetti il divario tra ricchi e poveri è abissale. A Hellnoir tra vittime e carnefici si muove il detective Melvin Sou, una sorta di Dick Tracy con tanto di impermeabile e cappello, un uomo tutto d'un pezzo che veglia sulla figlia (poliziotta sulla Terra) attraverso un legame molto speciale che li unisce e che riesce ad abbattere il confine che separa la vita dalla morte. Confine che si rivelerà ancora più labile di quello che sembra, perché alcuni omicidi su cui indaga la figlia di Melvin si scopriranno avere le radici proprio a Hellnoir...
Una lettura piacevolissima e carica di atmosfera, un po' veloce il finale, ma a Ruju si perdona questo e altro.

Cosa mi sono vista

Mi sono vista una marea di roba... così tanta che non la andrò nemmeno a elencare tutta, ma partiamo dall'intrattenimento puro:

  

Simpatico e irriverente il caro Deadpool, anche se forse è il classico film per un pubblico decisamente giovane (il fumetto è più cattivo e irriverente). Personalmente l'ho seguito volentieri, ma non so se lo riguarderei una seconda volta. Forse no... anzi sì, ma solo per le chiappe di Ryan Reynolds!

Maleficent l'ho puntato dal primo teaser, solo che non nutro alcuna simpatia per Angelina Jolie ed è per questo che ne ho sempre rimandato la visione.
Poi mi sono decisa e devo dire che l'ho trovato delizioso. Lo so, la morale è vecchia come Noè, ma trovo geniale questo cambio di prospettiva... sarà che le eroine Disney mi hanno stufato, sarà che pure la Cenerentola dell'ultimo film sembrava una totale cretina, ma a me questa versione della Bella Addormentata rivisitata dal punto di vista di Malefica è piaciuta. E mica poco.

Se avete sempre pensato che Victor Frankenstein fosse un pazzo squilibrato qui ne avrete la conferma. Bravo, anzi bravissimo James McAvoy che con la sua folle logorrea mi ha rincoglionita per buona parte del film. E coraggioso anche il caro Daniel Radcliffe (che così brutto non è mai stato) le cui scelte lavorative sono sempre mirate e coraggiose. Un Victor e un Igor insoliti. Un primo tempo ben fatto e intrigante, peccato che i toni si smorzino nella seconda parte, ma non è comunque il flop che aveva annunciato l'America, in fondo, non aveva mica promesso di sfornare il capolavoro del secolo. O no?

  

E con La Fine del Mondo la trilogia del cornetto giunge al capolinea. Che dire? A-DO-RO!
Adoro Simon Pegg e Nick Frost, adoro la sceneggiatura e la regia, adoro la profondità della trama nascosta dietro alla demenzialità della storia. Insomma A-DO-RO. 
Il mio film preferito resta Hot Fuzz, ma questo si piazza al secondo posto della mia personalissima classifica. Un mix di comicità, fantascienza e avventura che non si era mai visto.

Risate - grasse risate - con Come Ti Spaccio la Famiglia, un film a cui la critica ha spezzato subito le gambe ma che il pubblico ha premiato. E si sa: il pubblico ha sempre ragione! 
Mettete insieme un trafficante (sfigato), una spogliarellista (bona), una sbandata (adolescente) e un imbranato (cronico), riempite il loro camper di marijuana e fategli fare un bel viaggetto dal Messico agli Stati Uniti.
Il film perfetto da gustarsi in compagnia  mentre bevande di ogni tipo scorrono a fiumi e pop corn piovono dal cielo come se non ci fosse un domani. Che goduria!

Con Come Ammazzare il Capo 2 ho raggiunto la catarsi. Pur non amando troppo questo genere di film, se scatta la scintilla è fatta. Poi io sono praticamente cresciuta con Jason Bateman, per me non è un attore, ma un vecchio compagno di giochi. Quanti pomeriggi passati a montare Lego, disegnare storie idiote e pettinare Barbie (?) mentre in TV davano La Casa Nella Prateria e Il mio amico Ricky...
Ma tornando a noi questo film è un degno seguito del primo. Divertente, esagerato, sopra le righe, fuori dal foglio... fuori e basta! Questa volta avrete a che fare con riscatti, rapimenti, vendette e vecchie glorie che daranno il meglio di sé, come Fottimadre Jones e Julia, la dentista ninfomane.
Non è da vedere coi bambini, in America è stato addirittura vietato ai minori di 18 anni, ma se siete grandi e vaccinati non perdetevelo ;)

A questo punto dovrei passare ai film "seri", tipo la maratona Di Caprio... ma mi bruciano i polpastrelli, quindi sarà per la prossima volta!
Buona serata ^_^

11 aprile 2016

Recensione, Dove Oggi è Già Domani di Nicola Arcangeli

Buonasera a tutti!
Fremo dalla voglia di parlarvi del seguito di questo romanzo, ma com'è giusto che sia, facciamo le cose per bene e nell'ordine giusto ;)
Oggi tocca a Dove Oggi è Giù Domani, il primo libro di una duologia (ma l'autore nemmeno la definisce tale in quanto ogni titolo è leggibile singolarmente) di cui vi avevo già anticipato qualcosa in questo post.
Buona lettura a tutti!

Dove Oggi è Già Domani di Nicola Arcangeli

| Giraldi Editore, 2014 | pag. 346 | € 15,00 |
Marco è un uomo solo, ha perso il figlio, morto in un incidente, e la moglie, da cui si è separato dopo la morte del loro Thomas. La sua nuova realtà è fatta di silenzi, mancanze e propositi di suicidio. Luigi è un poliziotto sull’orlo della pensione e la prospettiva di una vecchiaia accanto alla moglie malata di Alzheimer. In un commissariato semideserto risponde a una telefonata inconsueta: un funzionario del ministero lo informa del ritrovamento di una vittima nella sperduta isola di Saint Paul, in pieno Oceano Indiano. Da quel giorno incomincerà un viaggio che farà intrecciare le esistenze di Marco e Luigi, portando entrambi ai limiti della sofferenza e oltre quelli dell’impossibile, ponendoli di fronte alla grande domanda sul significato intrinseco della parola “vita” e inducendoli a riflettere sulla portata delle decisioni che, da lì in poi, saranno chiamati a compiere.
Voto:
 

Come spesso accade tutto è iniziato per caso.
Io e Nicola ci siamo incontrati grazie a un contatto comune all'interno di una biblioteca della provincia di Bologna; lui cercava qualcuno che lo intervistasse per l'uscita del suo ultimo romanzo e Federica, che organizza i gruppi di lettura, ha fatto il mio nome.
Io raramente (ok, diciamo pure mai) prendo impegni di questo tipo per una serie di motivi che non sto qui a sottolineare, ma non tergiversiamo... cosa mi ha spinto ad accettare? Non lo so, sono convinta che ci si sia messo di mezzo un qualcosa che devo ancora ben definire... Intuito? Destino? Fattore C? Ecco sì, buona la tre!
Il mio dramma di fondo era uno solo. Sapendo che non lo avrei mai potuto intervistare senza aver letto il suo libro avevo il terrore che - nel caso non mi fosse piaciuto - si sarebbe notato.
Già mi vedevo a porre le domande in modalità zombie, con l'occhietto spento e l'encefalogramma piatto --> 
Invece è entrato in gioco il Fattore C!
La faccio breve. Ci incontriamo, mi dice che il suo libro la casa editrice non l'ha ancora stampato e mi propone di leggere quello precedente, Dove Oggi è Già Domani, tanto i due titoli sono pure collegati!. Ovviamente accetto, dopo averlo conosciuto ero ancora più curiosa di scoprire cosa mi avrebbe riservato la sua vena da scrittore, perché le premesse erano davvero buone: adora Stephen King, è esterofilo - non al 100% ma quasi - e si diverte ad abbattere i canoni del giallo.
Infatti Dove Oggi è Già Domani inizia come un giallo... ma non lo è affatto...


Un uomo viene trovato morto sulle coste di St Paul, una piccolissima e disabitata isola di soli 8 km² nel bel mezzo dell'oceano Indiano. Dai documenti si risale alla sua identità; si tratta di Marco Beltrami e a ricevere il fax in cui se ne dà comunicazione alla polizia di Bologna è l'anziano Ferrari che si accolla il peso di informare la famiglia del defunto. Immaginate il suo stupore quando ad aprirgli la porta sarà proprio Marco Beltrami, vivo e vegeto...

Non c'è bisogno che aggiunga altro perché con un incipit del genere il lettore si trova subito inchiodato alle pagine, travolto dalla storia di Marco, un uomo privato di ogni speranza, desideroso solo di poter mettere la parola fine a quella che non riesce nemmeno più a chiamare "vita". Il figlio tanto amato è morto in un tragico incidente, il suo matrimonio è alla deriva, con il padre, una figura perlopiù assente, non ha rapporti da anni e l'oblio eterno sembra essere la più dolce delle consolazioni.

"se morire era così bello, perché non l'aveva deciso prima?"

Attraverso uno stile pulito e asciutto, ma mai trascurato, Nicola Arcangeli ci porta prima nella vita di un protagonista assolutamente fuori dagli schemi - debole, depresso, inerte - per poi insinuarsi nell'infelice e opprimente quotidianità dell'agente Ferrari, un uomo capace di trovare consolazione solo in quel lavoro che presto la pensione gli strapperà via.
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5 aprile 2016

Recensione, LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi

Buon pomeriggio a tutti!
Oggi recensione di un thriller che pensavo potesse deludermi e invece dai, non è andata affatto male, anche se... alt! Non anticipo nulla, se volete saperne di più continuate a leggere! ;)

La Ragazza Nella Nebbia di Donato Carrisi

| Longanesi, 23/11/2015 | pag. 373 | € 18,60 |

La notte in cui tutto cambia per sempre è una notte di ghiaccio e nebbia ad Avechot, un paese rintanato in una valle profonda fra le ombre delle Alpi. Forse è stata proprio colpa della nebbia se l’auto dell’agente speciale Vogel è finita in un fosso. Un banale incidente.
Vogel è illeso, ma sotto shock. Non ricorda perché è lì e come ci è arrivato.
Eppure una cosa è certa: l’agente speciale Vogel dovrebbe trovarsi da tutt’altra parte, lontano da Avechot.
Infatti, sono ormai passati due mesi da quando una ragazzina del paese è scomparsa nella nebbia. Due mesi da quando Vogel si è occupato di quello che, da semplice caso di allontanamento volontario, si è trasformato prima in un caso di rapimento e, da lì, in un colossale caso mediatico.
Perché è questa la specialità di Vogel. Non gli interessa nulla del dna, non sa che farsene dei rilevamenti della scientifica, però in una cosa è insuperabile: manovrare i media. Attirare le telecamere, conquistare le prime pagine. Ottenere sempre più fondi per l’indagine grazie all’attenzione e alle pressioni del «pubblico a casa». Santificare la vittima e, alla fine, scovare il mostro e sbatterlo in galera.
Questo è il suo gioco, e questa è la sua «firma». Perché ci vuole uno come lui, privo di scrupoli, sicuro dei propri metodi, per far sì che un crimine riceva ciò che realmente gli spetta: non tanto una soluzione, quanto un’audience.
Sono passati due mesi da tutto questo, e l’agente speciale Vogel dovrebbe essere lontano, ormai, da quelle montagne inospitali.
Ma allora, cosa ci fa ancora lì? Perché quell’incidente? Ma soprattutto, visto che è illeso, a chi appartiene il sangue che ha sui vestiti?
Voto:


Interessante questo ultimo romanzo di Donato Carrisi, anche se mai avrei pensato di usare un aggettivo del genere per introdurre un suo libro. Magari oscuro, folle, macabro, ma non interessante...
Eppure ho ritrovato tra le pagine de La Ragazza nella Nebbia lo stesso scrittore pugliese che durante una presentazione a Imola parlava di come il crimine spesso sia solo un business, un mero affare mediatico, e di come la verità venga strumentalizzata e mistificata per fini puramente commerciali.

Attraverso una storia orchestrata come uno di quei fatti di cronaca che la tv ama tanto propinarci in ogni salsa e ad ogni ora, assistiamo alla scomparsa di Anna Lou, una sedicenne tutta sole e lentiggini, dai capelli rossi e l'animo gentile.
Il caso viene affidato a Vogel, un investigatore decisamente lontano dai prototipi di integrità e giustizia a cui ci ha abituato la letteratura sui generis. Lui è un vero e proprio regista del crimine, manipola i mass media per far assumere agli eventi proporzioni eclatanti, finge un'empatia che non possiede e trasforma quello tocca in un drammatico teatrino di maschere e figuranti.
Avechot, un piccolo paesino arroccato tra le Alpi, è il palcoscenico dell'ennesima commedia degli orrori. Lui, l'indiscusso protagonista.
Non appena alcuni indizi portano dritti dritti a casa del professor Martini, docente nella stessa scuola che frequentava Anna Lou, Vogel sa di aver appena fiutato il suo uomo, e senza tanti scrupoli lo dà in pasto a un vero e proprio sciacallaggio mediatico.
Inizia così la spettacolarizzazione di un fatto di cronaca che non ha come fine la cattura di un colpevole o la ricerca della verità, quanto l'affermazione professionale di un uomo senza alcuna integrità morale, ed è la stessa società che glielo consente, perché ormai la giustizia non è più nelle mani della legge e dei tribunali.
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