30 luglio 2015

Recensione, ARISTOTELE E DANTE SCOPRONO I SEGRETI DELL'UNIVERSO di Benjamin Alire Saenz

Buonasera a tutti, oggi volevo recuperare la recensione di una vecchia lettura estiva, ma alla fine il bisogno di parlarvi del romanzo di Saenz ha avuto il sopravvento su tutto, quindi mettetevi comodi che sono stata un po' prolissa.
Quella che trovate qui sotto alla fine è una lunga ma - almeno per me - necessaria premessa. Per la recensione "vera e propria" cliccate continua a leggere sul sito.
Ah, se potete evitate la trama... è un po' spoilerosa.

Aristotele e Dante scoprono i segreti dell'universo
di Benjamin Alire Saenz

| Loescher Editore, 2015 | pag. 320 | € 12,20 |
Di solito i romanzi parlano di protagonisti “normali” che vivono avventure straordinarie. Questo è un romanzo al contrario, che ci rivela quanto è normale la vita di due ragazzi “speciali”: Aristotele e Dante. Dall’estate del 1987, nella città di El Paso, in Texas, seguiremo la più sensazionale delle scoperte umane: la crescita. Dal microcosmo della famiglia – con le sue regole, i suoi silenzi e le sue rigidità – al ring della scuola, fino allo sconfinato orizzonte della “vita di fuori”, quella che attende tutti tra aspettative e paure. Aristotele e Dante scopriranno i segreti dell’universo dentro se stessi, e finalmente accetteranno di amarsi.

Voto:

Per colpa di una professoressa leggermente acida e con una vena bastarda larga quando il Tamigi, ho rischiato di odiare i libri. Avevo quattordici anni, una paura matta di sbagliare e la timidezza mi faceva tremare la voce, ma ricordo benissimo con quale superbia mi guardava da dietro gli enormi occhiali da ape Maya. Sia chiaro, non la odiavo, anzi, sotto sotto mi piaceva pure, perché capivo che lei i libri li amava davvero, ma secondo me non amava allo stesso modo i suoi studenti. O il suo lavoro addirittura. Insegnare non è facile, trasmettere una passione ancora meno.
Purtroppo - io che oggi adoro la letteratura ottocentesca - ho un tremendo ricordo di Orgoglio e Pregiudizio. A causa di un'edizione scolastica che a fine capitolo voleva che analizzassimo anche il colore delle mutande di Elizabeth Bennet ho cordialmente detestato il capolavoro di zia Jane. Lo so, è un'eresia, una roba che non si può dire, mi vergogno quasi a scriverla una cosa del genere (è come fare outing), ma è la triste realtà.
Il romanzo di per sé mi piaceva anche, ma a ogni capitolo bisognava interrompersi per compilare delle pallosissime schede, rispondere a una serie di domande anche insulse, riassumere questo, argomentare quello e insomma... capitemi... potevo immergermi nella storia se l'edizione e la mia simpaticissima prof. facevano di tutto per buttarmici fuori? Proprio no.
C'è da dire che negli anni a venire ho fatto un pochino pace con Lizzy e Darcy, ma non mi scrollerò mai di dosso quella terribile sensazione di leggere con la testa e non con il cuore. Di stare attenta a ogni parola, senza potermi far trascinare della prosa e godermi una delle storie d'amore più belle di tutti i tempi. No davvero, io a quella prof. non glielo perdonerò mai!

Tutto questo per dirvi che non ho fatto salti di gioia nell'apprendere che Aristotle and Dante discover the secrets of the universe fosse uscito in un'edizione che tanto mi ricordava quel calvario.
Però non sono più un'adolescente, so approcciarmi a un testo con maggiore oggettività rispetto ai tempi in cui solo una brutta copertina mi faceva mettere un romanzo sotto una pila di libri esteticamente più belli, per cui mi dico... ma chi se ne frega!
L'edizione della Loescher invece è stata una rivelazione. A parte che è tradotta con grande cura, ma tutti gli spunti di riflessione per discutere del romanzo con il docente sono alla fine del testo. Può sembrare una cosa banale, ma è importantissima, perché non tronca la lettura. Oddio, c'è sempre la remota (ma nemmeno tanto) possibilità che ci metta lo zampino un professore represso e pedante, ma in questo caso non possiamo prendercela con la Casa Editrice che ha lavorato al meglioper assicurare il piacere della lettura.
Una cosa sia chiara però: Aristotele e Dante Scoprono i Segreti dell'Universo va letto tutto d'un fiato.
E adesso, dopo questa inutile premessa, parliamo del romanzo.
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25 luglio 2015

Weekly Recap #130

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Buonasera a tutti! Avevo il post già mezzo pronto, ma ieri sera sono stata a una festa hippie (peace & love lettori!) ed essendo rientrata alle quattro di questa mattina mi ci sono volute un po' di ore per riprendermi. Ma ci sono. Fresca come una rosa alle nove di sera 8)
Oggi diamo un'occhiata alle new entry e anche alle ultime letture che ho fatto e di cui non vi ho ancora parlato. Pronti? ^^

New Entry


Partiamo da sinistra.
Aristotele e Dante Scoprono i Segreti dell'Universo di  Benjamin Alire Sáenz lo aspettavo senza saperlo. In pratica conoscevo la cover straniera (bellissima, guardatela qui) ma non avevo la minima idea che fosse stato pubblicato anche in Italia; per fortuna la recensione di Michele (Diario di una Dipendenza) mi ha aperto la mente e come vedete non ho perso tempo a procurarmelo. Vi dico subito che in molti store online non lo trovate, però ho visto che su Amazon è disponibile, e per €12,20 vi portate a casa un gioiellino.

Le Due Metà del Mondo di Marta Morotti è stata una gradita sorpresa, soprattutto la dedica dell'autrice che proprio non mi aspettavo, e sono dettagli che io a-do-ro! Anche questo è finito sul comodino.

Un Giorno Come un Altro di Filippo Venturi ho accettato di leggerlo perché ultimamente gli autori esordienti/emergenti mi stanno regalando più emozioni di quelli navigati e pubblicizzati a oltranza, e poi la sua storia è ambientata a Bologna e mica si può dire di no a un compaesano, giusto?

Infine tanto amore per Ho Paura Torero, anzi per la Fata dell'angolo, uno dei personaggi più sinceri e profondi di cui abbia letto ultimamente. Questo romanzo è stato una delle migliori scelte letterarie di quest'anno e se volete saperne di più qui trovate la recensione. Non è un libro che consiglierò a tutti in modo spassionato, lo stile può sembrare eccessivo (invece è superlativo) e la mancanza di punteggiatura nei discorsi diretti - un po' alla Saramago - può creare un certo distacco (balle!), ma vi giuro che non sono limiti invalicabili e se ve lo dice una lettrice moooolto canonica come me, potete crederci ;)

Aggiornamento Letture

Raramente vi aggiorno sulle mie letture perché di solito appena finisco un libro pubblico la recensione nel giro di poco, ma per "colpa" delle vacanze sono rimasta un po' indietro quindi ecco un velocissimo recap.

   
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La pubblicazione di L'Amore Domani mi era completamente sfuggita, o meglio, mi era sfuggita la trama. Vi immaginate se fosse possibile, attraverso un sistema computerizzato, vedere il nostro futuro amoroso? Insomma cosa ci potrebbe essere di più "comodo" se non quello di verificare se la persona che abbiamo accanto sia davvero quella giusta?
E' quello che fa Evelyn che in seguito decide di mollare il suo fidanzato (quello che ha visto non l'ha fatta saltare di gioia), ed è quello che Madge chiede a Godfrey non appena lui le chiede di sposarlo (che tatto, che delicatezza!). Ovviamente la testa non sempre segue il cuore, ma non voglio dirvi altro. Gregory Sherl è un autore ironico e spigliato, questo libro non è un romance, ma fa riflettere sugli effetti collaterali della tecnologia e dell'amore, che non sono e mai saranno compatibili.
Insomma carino. Non indimenticabile, ma divertente.

Il Creasogni di Simone Toscano l'ho letto la settimana scorsa e a mio avviso bisogna iniziarlo con una forte consapevolezza: è una favola.
Racconta la storia di un uomo dall'età indefinibile che come lavoro crea sogni su commissione, in modo tale che le persone, almeno quando dormono, possano essere felici. Cercherò di parlarvene al più presto.


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Fuga dal Campo 14 pensavo fosse un romanzo, invece è una sorta di reportage giornalistico che ripercorre attraverso continui flash back la vita di Shin Dong-hyuk l'unico a essere nato in un campo di prigionia nord coreano e a essere riuscito a fuggire. La storia di questo ragazzo ti lascia senza parole. Molte cose che sappiamo soltanto per sentito dire nel libro di Harden potremo vederle, in tutta la loro agghiacciante realtà. Consigliatissimo.

Ho in lettura Aristotele e Dante Scoprono i Segreti dell'Universo di Benjamin Alire Sáenz . Allora... io ho letto infiniti romanzi d'amore, moltissimi romance, ma raramente ho incontrato tanto sentimento come quello descritto da Sáenz. Un libro bellissimo, una di quelle narrazioni che non vorresti abbandonare mai e adesso capisco perché la scelta della Casa Editrice di acquistarne i diritti. E' un titolo che tutti i giovani dovrebbero leggere. Analizza i rapporti tra adolescenti, coi loro genitori, con fratelli e sorelle, con il mondo che li circonda. Analizza l'amore, quello che in molti definiscono diverso, con delicatezza e profondità. E' un libro vero in ogni sua parola. Vero e meraviglioso.

Alla prossima

23 luglio 2015

Recensione, HO PAURA TORERO di Pedro Lemebel

«In casa mia non c'era nemmeno un libro, e se entrava un giornale, era avvolto intorno alla carne: carta macchiata di sangue». Questo diceva Pedro Lemebel parlando della sua infanzia e quando a Gennaio di quest'anno è morto, lasciando un grande vuoto nel Cile, ho capito che era giunto il momento di conoscerlo. Due i libri pubblicati in Italia, Baciami Ancora Forestiero e Ho Paura Torero. Il primo è una raccolta di racconti, pertanto ho ripiegato sul secondo, ed è stata una delle migliori scelte fatte quest'anno. Bello. Particolare. Unico.

Ho Paura Torero di Pedro Lemebel

| Marcos y Marcos, 2009 | pag. 202 | € 15,00 |

Lei è la Fata dell’angolo, travestito passionale e canterino, sartina delle signore dei quartieri alti, anima d’artista.
Carlos è un militante del Fronte patriottico Manuel Rodríguez, a caccia di un nascondiglio sicuro per le sue riunioni clandestine.
Per amore, la Fata offre al ragazzo la propria soffitta. Per amore, accetta le mezze verità di Carlos, gli incarichi rischiosi necessari per la Causa: le basta stargli accanto. Assillato da una moglie logorroica, tormentato da incubi d’infanzia e paure di morte, Pinochet va e viene dal proprio “retiro” del Cajón del Maipo, residenza estiva che domina Santiago dall’alto. La sua bacchetta sempre più stanca di direttore d’orchestra si agita al di là dei vetri blindatissimi dell’auto, picchietta l’oblò dell’aereo presidenziale che a malapena lasciano atterrare in altri Paesi. Finché un giorno, lungo la strada rovente che scende verso la capitale, la Sua pista si incrocia drammaticamente con quella di Carlos.
Finché un giorno, dopo l’imboscata a Pinochet, Carlos e la Fata si trovano ancora una volta di fronte. In tutt’altro scenario, tutt’altro attentato.
Voto:

Difficile parlare di questo romanzo particolarissimo, ma una cosa è certa, di storie come Ho Paura Torero non ne leggerete più. O meglio, non leggerete più storie scritte in questo modo.
Per un attimo ho avuto il timore che lo stile ricco e piumato di Lemebel potesse nuocere alla fluidità della narrazione, invece è incredibile come, nonostante il carico di fronzoli, tutto risulti incredibilmente poetico e travolgente. Ed è stata proprio la sua penna tagliente, grottesca e surreale il punto forte dell'intero libro. Una penna che da una parte si diverte a infiocchettare con passione e nostalgia una storia d'amore impossibile e dall'altra ridicolizza con arguzia e ilarità la classe sociale che detiene il potere politico del Paese.
Siamo nel Cile di Pinochet, è il 1986, e la fata dell'angolo ricama lenzuola e tovaglie per la Santiago "bene", mentre nella sua soffitta giovani rivoltosi si riuniscono per capovolgere le sorti della nazione. Tanto... chi vuoi che sospetti di una vecchia checca artritica con tre peli in testa, ma è lo stesso, lei sta al gioco, fa finta di non capire cosa stia realmente succedendo tra le mura di casa, e tutto perché al di là delle ciglia posticce, degli immaginari tacchi a spillo e dei nastri di tulle, c'è un fragile cuore di cristallo che batte per il bellissimo Carlos. Il suo principe. E mentre lei gli dona un amore incondizionato senza chiedere nulla in cambio, mettendo addirittura a repentaglio la propria incolumità, nell'enorme dimora di Pinochet si consuma il dramma del generale; l'uomo temuto da tutti, l'uomo che sta terrorizzando il Cile, quello stesso uomo che si è macchiato di crimini contro l'umanità viene tratteggiato da Lemebel come un codardo ossessionato dalla paura di morire e vittima silenziosa di una moglie ciarliera quanto una gallina. È qui che la satira si fa pungente, è qui che dietro al riso si nasconde il pianto. 
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Cosa mi sono perso... #13

Non so perché ma le uscite Einaudi che mi interessano mi sfuggono sempre. O sono distratta io, o loro non sono bravi a farsi pubblicità (buona la 2, io sono innocente sempre, almeno fino a prova contraria 8)
Ma a parte queste sottigliezze veniamo al sodo, ovvero a una trilogia che attendevo da tempo e che mi è passata davanti agli occhi senza che la vedessi (lo ammetto, sono miope!). Tra l'altro la casa editrice si sta comportando egregiamente pubblicandola a tempo di record. Sto parlando della Trilogia dell'Area X di Jeff Vandermeer, autore non del tutto sconosciuto in Italia grazie alla pubblicazione di alcuni suoi racconti nella collana Urania, ma bisogna essere dei veri fan del genere, altrimenti il suo nome non vi dirà nulla. La serie mescola sci-fi con elementi horror ed è ambientata in un mondo post apocalittico in cui la natura ha preso il sopravvento.
In America ha riscosso un notevole successo, il produttore Scott Rudin ha già acquistato i diritti cinematografici e Alex Garland (Sunshine, Non Lasciarmi) è impegnato nella stesura della sceneggiatura per la serie TV. Insomma, me lo spiegate voi come hanno potuto sfuggirmi questi titoli? A Marzo è uscito il primo volume, a Giugno il secondo e a Settembre la trilogia si concluderà. Quando mai una serie ha visto la luce in tempi così brevi? Dicono che sia stata una scelta obbligata, perché l'Area X crea una vera e propria dipendenza... be', io aspetto di averla tra le mani prima di dire la mia, intanto mi lustro gli occhi guardando la grafica stupenda delle copertine.

Trilogia dell'Area X di Jeff Vandermeer

  
| Annientamento | 17/03/2015 | pag. 182 | # 1 |
| Autorità | 01/06/2015 | pag. 286 | # 2 |
| Accettazione | 15/09/2015 | # 3 |

Spoiler nelle trame #2, #3
Annientamento: Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati.
Autorità: Se non avete mai sentito parlare dell’Area X è merito della Southern Reach. Da trent’anni un fenomeno dall’origine sconosciuta sta alterando l’ecosistema costiero di un territorio nel Sud degli Stati Uniti. Cosa (o chi...) ha generato l’Area X, cosa avviene all’in- terno del confine impenetrabile che la divide dal resto del mondo, quale desti- no attende chi decide di esplorarla? Sono domande a cui, da trent’anni, tenta di rispondere la Southern Reach, un’agenzia governativa segreta incarica- ta di studiare il fenomeno. Senza risul- tati, almeno finora. Alla Southern Reach c’è un nuovo direttore: John Rodriguez, anche se tutti lo chiamano Controllo. Eppure quello che sembra mancargli è proprio il controllo sulle cose. A cominciare dalla struttura che è stato chiamato a dirigere, dove tutti perseguono i loro scopi, tanto segreti quanto personali. La sua vice, per esempio, ancora lega- ta alla direttrice precedente e forse a conoscenza dei veri motivi che hanno spinto l’ex capa a prendere parte alla dodicesima missione nelle vesti della psicologa. O i membri della sezione scientifica con i loro terribili e pericolosi esperimenti con i conigli. O Whitby che sembra sapere troppe cose per un semplice «tuttofare». A Controllo basterà poco per capi- re che i misteri della Southern Reach sono altrettanto numerosi e pericolosi di quelli dell’Area X. Qual è il vero scopo della Southern Reach? Chi la comanda? A quale autorità risponde? E chi ha messo lí Controllo? Per rispondere a queste domande, Controllo potrà contare su un unico, imprevisto alleato. Lo capisce appena la guarda negli occhi, nella sala degli interrogatori dove l’hanno portata appena è ricomparsa al di qua del con- fine: la biologa è tornata.
Accettazione: È inverno nell'Area X - l'area costiera che da trent'anni è preda di un misterioso fenomeno che ne altera le leggi e la natura - e mentre la Southern Reach è sempre lacerata dalle proprie contraddizioni e ambiguità, un'ultima disperata missione esplorativa è pronta ad attraversare il confine. Nel frattempo vengono alla luce gli autentici motivi che hanno creato l'Area X: ma le risposte saranno ancora più inquietanti delle domande che le hanno generate.
La critica
«Se i creatori di Lost avessero assunto H. P. Lovecraft come autore, quello che avrebbero ottenuto sarebbe stata la Trilogia dell'Area X».
National Public Radio
«Ci sono dei momenti nella trilogia di VanderMeer che ti rivoltano il cervello come un calzino».
«The Washington Post»
«La Trilogia dell'Area X mette insieme Conrad e Lovecraft. È un'opera che farà conoscere VanderMeer al grande pubblico».
«The Sunday Telegraph»
«Ho adorato la Trilogia dell'Area X di Jeff VanderMeer. Consigliata da un libraio indipendente. Inquietante e affascinante».
Stephen King

P.S. Stephen, mi hai già fregato con La Ragazza del Treno, se hai toppato anche questa volta m'incazzo, chiaro?!

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C'è un altro libro che voglio recuperare, un titolo uscito per la Casa Editrice Castoro, sempre attenta alle esigenze dei più giovani (emh, sì, io non rientro esattamente in questa categoria ma chissenefrega!).
Uscito in America nel 2007 con il titolo The True Meaning of Smekday è arrivato in Italia  il 18 Marzo 2015 (e io dov'ero?!) Quando Gli Alieni Trovarono Casa di Adam Rex, il primo, divertentissimo titolo della serie Smek che al momento conta due volumi (Smek for President!  è il secondo).
La storia è tanto semplice quanto efficace e racconta l'amicizia che nasce tra una bambina e un alieno emarginato dai suoi simili che mirano a conquistare il mondo. Una trama può risultare banale e trita, ma è anche attualissima se sappiamo leggere tra le righe (e non ci vuole molto)


| Castoro 18/03/2015 | pag. 394 | € 15,50 |
Tutto ha inizio con un compito in classe. Tip, dodici anni, deve scrivere un tema sull’invasione aliena che ha sconvolto la Terra. Da dove cominciare? Da quando sua madre ha iniziato a ricevere messaggi dagli alieni? O forse dalla vigilia di Natale in cui un’enorme astronave è atterrata sulla terra e gli alieni Boov l’hanno rapita? O da quando i Boov hanno dichiarato la Terra una loro colonia, rinominandola Smekland e costringendo tutti gli umani a emigrare in Florida?
La storia avventurosa e divertentissima di un’improbabile amicizia fra Tip e J.Lo, un alieno reietto e in fuga, tuttofare geniale e pasticcione, attraverso gli Stati Uniti alla ricerca della madre di Tip. E un incredibile piano per salvare il mondo da una seconda invasione aliena ancora più temibile della prima.
Il 26 Marzo di quest'anno è uscito nelle sale italiane (con un giorno di anticipo rispetto alla programmazione americana!) il film: Home. A Casa.


Lo vedrò principalmente per un motivo. Io adoro il regista Tim Johnson che con Zeta la Formica ha creato una dei migliori film targati Dreamwork. Ricordo che uscì nel 1998, lo stesso anno di A Bug's Life - Megaminimondo (Pixar Animation) ma tra le due pellicole, mi spiace, non c'è proprio storia. Vince Zeta 10 a 1.


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E a voi erano sfuggiti questi romanzi?
O li avete già letti?

20 luglio 2015

Recensione, DOPO LUNGA E PENOSA MALATTIA di Andrea Vitali

Buonasera a tutti! Oggi vi parlo di uno dei libri che ho letto durante le vacanze, l'ennesima delusione, anche se il motivo che ha fatto crollare il voto è stato del tutto inaspettato. Insomma, fino alla penultima pagina Dopo Lunga e Penosa Malattia mi stava piacendo, poi è successo qualcosa che mi ha fatto crollare a terra la mascella... Così... di punto in bianco °___°
Comunque con Vitali non finisce qui...

Dopo Lunga e Penosa Malattia di Andrea Vitali 

| Garzanti, 2010 | pag. 176 | € 14,60 |
È la notte del 4 novembre. Il dottor Carlo Lonati viene chiamato per un’urgenza, il paziente lo conosce bene. Attraversa sotto una pioggia micronizzata i cinquecento metri che lo separano dalla casa del notaio Luciano Galimberti, suo antico compagno di bagordi. Può solo constatarne la morte per infarto. Ma c’è qualcosa che non lo convince, e nelle ore successive arrivano altri indizi e i sospetti crescono.
Il dottore non può fare a meno di indagare: vuole sapere se il suo vecchio amico è davvero morto per cause naturali. Per farlo, dovrà conquistare la fiducia della moglie e della figlia di Galimberti. E scoprire che la verità si trova forse sull’altra sponda del lago di Como…
Dopo lunga e penosa malattia è l’unico giallo scritto da Andrea Vitali. E forse non è un caso che abbia come protagonista un medico sensibile e acuto. L’indagine è concentrata in una settimana, tra le esitazioni dell’improvvisato detective e il moltiplicarsi di tracce e confidenze, fino al colpo di scena finale.
Ancora una volta, Andrea Vitali è maestro nel catturare la realtà e le sue mille sfumature con pennellate precise e leggere. Conquista con l’incalzante ritmo narrativo e il sapiente montaggio di luoghi, tempi e personaggi. Diverte con situazioni e dialoghi che ci regalano l’immediatezza e l’assurdità della vita. E alla fine ci fa innamorare di quel suo mondo così ricco, vivo e inconfondibile.

Voto:

(???)

Dopo un serie fin troppo lunga, almeno per il mio grado di tolleranza, di titoli mediocri, inizio quasi per caso Dopo Lunga e Penosa Malattia di Andrea Vitali e dopo circa mezz'oretta una piccola ma vivida certezza inizia a farsi strada nella mia mente. Finalmente un buon libro! Finalmente un noir che funziona nonostante la linearità della storia, finalmente un libro che "prende" dalle prime righe. Non vi dico la gioia!
Ambientato come la maggior parte dei romanzi dell'autore lombardo nella suggestiva Bellano, un piccolo comune di tremila anime affacciato sul Lago di Como, Dopo Lunga e Penosa Malattia vede come protagonista Carlo Lonati, un medico malato di cuore che un giorno si ritrova a stabilire il decesso di una vecchia conoscenza stroncato all'improvviso da un infarto.
Mentre la famiglia piange la dipartita di  Luciano Galimberti, Carlo inizia a indagare, certo che qualcuno stia mentendo sulla ricostruzione dei fatti, e poco alla volta si fa strada in lui la certezza che l'amico si sarebbe potuto salvare... Ad alimentare i suoi dubbi c'è anche un necrologio del tutto inadeguato, "dopo lunga e penosa malattia...", ma i disturbi di Luciano per quanto seri erano asintomatici, viveva bene, quindi perché mentire?
Dalla storia e dalle indagini di Carlo emerge una fitta rete di bugie e silenzi, Andrea Vitali crea un giallo old style godibilissimo, le pagine scorrono veloci, lo stile è semplice ma mai ordinario e ho adorato i brevi capitoli dedicati alla vita privata di questo dottore di paese, un uomo semplice ma dai saldi principi che tenta di contrastare la subdola malattia che l'affligge con la stessa forza con cui combatte le menzogne e l'omertà della gente.
C'è un crescendo di tensione in questo viaggio lungo e penoso, il mistero s'infittisce arricchendosi di particolari, i personaggi di contorno si fanno poco alla volta sempre più ambigui e l'empatia con Carlo aumenta... perché quindi solo tre stelle? Ve lo dirò senza giri di parole: questo libro è "tronco, non ha un finale. Probabilmente sono una lettrice decisamente mediocre, perché non riesco ad apprezzare quelle scelte letterarie che in molti giudicano "originali" o "geniali", ma Dopo Lunga e Penosa Malattia è strutturato in modo canonico e questa conclusione mi è parsa totalmente fuori luogo.
Per un attimo mi è sembrato di aver letto il romanzo postumo di un autore morto durante la stesura dello scritto, ma grazie a Dio Vitali sta benissimo, quindi non capisco come mai non abbia voluto dare un epilogo ai suoi personaggi; li lascia lì, in sospeso tra pagine che non verranno mai scritte e parole che non saranno mai pronunciate. 
Insomma, più che un romanzo, un coitus interruptus.

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18 luglio 2015

Weekly Recap #129

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Buon sabato a tutti! Oggi si parla di new entry e - udite udite - di serie tv! Ah, forse ho trovato un libro che mi farà smuovere dalle due/tre stelline (ultimamente ho dato a un libro anche una stella... sto proprio in crisi!) e non vedo l'ora di parlarvene. Anzi vi anticipo da subito quale potrebbe essere il libro che mi ha fatto di nuovo battere il cuore: Ho Paura Torero di Pedro Lemebel. 

New Entry


Ma che foto penosa! Quasi quasi in settimana la rifaccio e la sostituisco, non si vedono nemmeno i titoli dei libri... per me è la coltre di caldo che mi appanna l'obiettivo...

 

Il Richiamo del Cuculo è un regalo del mio Pargolo <3
Si è mosso a pietà vedendomi in "crisi da libro giallo" e mi ha regalato il thriller della Rowling con la speranza che mi risollevi il morale. Amore de mamma! Se non dovesse piacermi però gli toccherà regalarmene un altro ;)

The Queen of the Tearling dell'esordiente Erika Johansen penso sia uno dei titoli più belli da guardare degli ultimi tempi. L'edizione è semplicemente WOW! Mappa del Regno, carta dall'effetto anticato, e i disegni del mio amato/odiato Roberto Recchioni ad arricchire il tutto.
Lo saprete già tutti, ma quest'anno dovrebbero anche iniziare le riprese del film interpretato da Emma Watson.

Roberto Recchioni interpreta The Quuen og the Tearling

  
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Sono imperdonabile, ma non ho ancora letto Caldo Come il Fuoco nonostante tutte le mie amiche/colleghe blogger me ne parlino benissimo. Però è sul comodino e GIURO! (manina sul cuore) che lo inizierò al più presto! 1) Perché ho anche il seguito, Freddo Come la Pietra 2) Perché il mio comodino rischia di aprirsi in quattro sotto il peso dei libri.

Per finire, ve lo ricordate Across the Universe di Beth Revis? L'avevo recensito qui e mi era pure piaciuto, soprattutto sul finale. Bene, dopo un po' di attesa (solo due anni O_O) la Piemme ha finalmente deciso di ristampare tutta la serie partendo dal principio, quindi ecco il primo volume re-intitolato Io e Te Oltre le STelle e il seguito Brilleremo Tra Un Milione di Soli. Vi confesso che temo di dover fare un piccolo ripasso perché ricordo poco e niente ^_^

Nel frattempo mi sono arrivati altri libri, a mio parere uno più bello dell'altro, ma ve ne parlerò nel prossimo post.

Cosa mi Sono Vista


Ecco la mia nuova fissazione: Shameless.
Gente, non potete perdervelo! Se questa serie la guardo io, vuol dire che è un must! Ma se non vi fidate della mia parola guardate in giro... andate a leggere le opinioni degli spettatori. Shameless è qualcosa di mai visto, qualcosa che non va oltre le righe, le rompe proprio, e per questo non potrete non adorarlo. Racconta le vite della disastrata famiglia Gallagher: padre alcolizzato, sei figli di tutte le età, tra cui Fiona, la maggiore, che si occupa dei più piccoli, con tutti i problemi del mondo a gravare sulle loro spalle. Ma attenzione, qui non ci sono vittime, né tanto meno santi, solo peccatori. Come dice il titolo, questa è una serie senza vergogna, senza tabù, con un gigantesco bollino rosso che buca lo schermo. Shameless può far discutere, può disturbare gli animi più sensibili, ma se andrete oltre il sesso, i tabù, le droghe, le truffe, la prostituzione e la violenza, allora ci troverete anche qualcosa di buono. Di mooolto buono. Io non posso farci niente: la amo con tutta me stessa!
Sono alla quarta stagione, la più bella, la più forte forse, ma anche la più seria. Non dico altro, solo G.U.A.R.D.A.T.E.  S.H.A.M.E.L.E.S.S.


Alla prossima :)

16 luglio 2015

Recensione, LA RAGAZZA DEL TRENO di Paula Hawkins

Buon pomeriggio lettori del web, oggi si parla di un romanzo che è stato - e forse lo è ancora - il caso editoriale dell'estate. A me non ha fatto impazzire, insomma si legge, ma niente di nuovo all'orizzonte. Ero particolarmente curiosa di scoprire la storia di Rachel che spia la vita degli altri dal finestrino di un treno... sarà che io sono miope e distinguo giusto un albero da una persona... ma volevo capire come era possibile, così nel caso mi trovassi in viaggio sprovvista di un libro (impossibile) saprei come ammazzare il tempo ;)
Se cercate qualcosa di nuovo e soprattutto se siete a caccia di suspense però, prendete un altro treno.


La Ragazza del Treno di Paula Hawkins

| Piemme, 2015 | pag. 306 | € 19,90 |
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.
Ma una mattina Rachel, su quella veranda, vede qualcosa che non dovrebbe vedere. E da quel momento per lei cambia tutto. La rassicurante invenzione di Jess e Jason si sgretola, e la sua stessa vita diventerà inestricabilmente legata a quella della coppia. Ma che cos’ha visto davvero Rachel?
Nelle mani sapienti di Paula Hawkins, il lettore viene travolto da una serie di bugie, verità, colpi di scena e ribaltamenti della trama che rendono questo romanzo un thriller da leggere compulsivamente, con un finale ineguagliabile. Decisamente il debutto dell’anno, ai vertici di tutte le classifiche.
Voto:

Rachel non ha una vita, è una donna incapace di guardare avanti senza voltarsi continuamente indietro, non sa reagire alle difficoltà, non riesce ad accettare quello che il destino le ha riservato, e allora beve. Beve la mattina, il pomeriggio, la sera, di notte. Beve durante il tragitto che la porta verso quel lavoro che ormai ha perso e intanto, dal finestrino del treno, osserva il mondo che va avanti senza di lei. In particolare le piace soffermarsi su una coppia che spesso scorge in giardino. Sono un uomo e una donna e hanno tutto quello che a lei è stato tolto: complicità, amore, rispetto, una casa, un futuro sicuro.
Poi un giorno in quel giardino scorge qualcosa che manda in pezzi la sua unica certezza e a quel punto il lettore entra anche nella vita di Megan, la donna che Rachel aveva idealizzato, una donna con segreti, manie e fragilità.
"avere il controllo su qualcuno è la cosa che mi piace di più. E' la mia droga."
Quasi a metà romanzo si aggiunge una terza voce narrante, quella di Anna, la nuova moglie di Tom, l'ex marito di Rachel. Sono voci che spesso però si sovrappongono, voci monocorde, senza particolari sfumature. Sono le voci di donne deluse, esasperate, annoiate, bugiarde. Donne che alla fine sono una la fotocopia dell'altra, tutte vittime di loro stesse, costantemente in bilico su un filo che oscilla sui grandi punti interrogativi delle loro esistenze.
Per quanto l'idea, spudoratamente copiata da La Finestra sul Cortile di Hitchcock, potesse svilupparsi in modo originale dando vita a un thriller sulle nevrosi femminili, il treno della Hawkins procede lento e costante, senza sobbalzi, senza accelerare nemmeno una volta... peccato che io confidassi almeno in un piccolo deragliamento e che le fermate portassero nomi come suspense, ansia, inquietudine, vertigini.
Invece l'autrice va avanti per la sua strada, tenta di sconvolgere il lettore parlando di abusi emotivi, devastazione del corpo e dell'anima, ambiguità, ma non dissemina indizi, non disfa un puzzle per poi ricomporlo in extremis. Ovviamente c'è una ricostruzione finale, ma non ha le basi solide che deve avere un buon giallo, succede tutto di colpo, in un susseguirsi di scene veloci che sicuramente hanno lo scopo di sembrare adrenaliniche: i personaggi si tolgono le maschere e il marcio viene a galla. Fine della storia.
Ma non basta. Probabilmente sarebbe bastato se le personalità di Rachel, Megan e Anna fossero state sondate con più coraggio; l'autrice ci prova, non posso negarlo, ma non riesce a essere convincente. Le sue protagoniste saranno anche descritte come donne problematiche e dai molteplici lati oscuri, ma è la sua penna ad avere poche ombre e a non essere sufficientemente appuntita. Ha uno stile, la Hawkins, che si confonde nella massa.
Non so come Stephen King abbia potuto perdere ore di sonno tra queste pagine, perché La Ragazza del Treno a un certo punto è addirittura soporifero, ed è una cosa assurda visto che il romanzo ha solo trecento pagine. Ma tant'è. Prevedibili e cicliche le fermate di questo treno. Pusillanime il capolinea.

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Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

15 luglio 2015

Anteprime Vicine e Lontane #19

Buongiorno lettori del web, oggi si sbirciano le prossime novità!
Ci sono un paio di titoli che mi interessano moltissimo, tra tutti Bambini di Cristallo, il romanzo svedese per ragazzi più venduto negli ultimi anni. E' un titolo condito di mistero e paranormale, e anche se la Ohlsson è un'autrice che è già stata pubblicata in Italia, io devo ancora scoprirla.
Poi, uscirà a breve, Prometto di Sbagliare, un romanzo che sembra essere l'ennesimo caso editoriale. Mi fanno paura queste parole, non so mai quanto siano vere, quanto ci sia da fidarsi, ma è stato un colpo di fulmine quindi sarà mio! ^_^

Bambini di Cristallo di Kristina Ohlsson

| Settembre 2015 | Salani | pag. 200 | € 12,90 |

   
Billie è costretta a lasciare l’unica casa in cui abbia mai abitato, perché sua madre ha deciso che avrebbero dovuto trasferirsi in una piccola città. Mobili ammuffiti e oggetti strani riempiono la vecchia casa fatiscente, come resti spettrali dei precedenti inquilini - incluse due piccole statuine di cristallo raffiguranti un bambino e una bambini. I vicini e la comunità locale stanno nascondendo qualcosa, un segreto sull’edificio, un segreto sul suo passato. Dopo pochi giorni, Billie scopre che le statuette sono state rubate. Il mistero si infittisce, ma la madre di Billie pensa che si tratti solo di fantasie della figlia e del suo nuovo amico Aladdin. Così i due ragazzi si troveranno a fare i conti da soli con la tragica storia della casa.

La Gemella Silenziosa di S. K. Tremayne 

| 10 Settembre 2015 | Garzanti |

   
A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l’isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sua sorella gemella Lydia. Niente le distingueva, stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quella piccola isola spersa nel mare di Scozia. Lì, tra le scogliere impervie e i cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l’inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Ma, quando una violenta tempesta sferza l’isola, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: “mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io”. Sarah è devastata e il tarlo dell’errore comincia a torturarle l’anima. Cos’è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

L'Amica Pericolosa di Paula Daly

| 17 Settembre 2015 | Longanesi |

  
Natty e Sean hanno tutto: un matrimonio solido, due figlie che adorano, un piccolo albergo nella regione dei laghi inglese, e una vita ricca di soddisfazioni anche se piena di impegni. Sono un modello da cui trarre esempio, specialmente per Eve, l’amica di sempre di Natty, una psicologa che per lavoro cerca di ridare equilibrio agli altri, ma che nel privato passa da un disastro all’altro. Per questo, quando Eve chiede ospitalità a Natty dopo l’ennesimo rapporto finito male, Natty accetta. Con tutto quello che hanno condiviso in passato, e con i segreti che ancora le legano, è il meno che può fare. Ed è anche l’errore più grave che può commettere. A Eve bastano due sole settimane per insinuarsi nel nido di Natty e prenderne il posto, nel letto del marito, nella gestione dell’azienda, perfino nel cuore delle figlie, che, sottoposte alle suadenti abilità manipolatorie di Eve, iniziano a vedere nella madre una pericolosa squilibrata. Natty sta per cedere alla disperazione quando qualcuno che vuole rimanere nell’ombra riesce a farle sapere che Eve non è alla sua prima impresa di quel genere. La sua amica di un tempo è una ladra di vite altrui… E, almeno in un caso, lo è stata in senso letterale: qualcuno ha perso la propria vita…

Il Mio Destino Sei Tu di Megan Maxwell

| 24 Settembre 2015 | Tre60 | pag. 304 |

  
Tony è una popstar. A Los Angeles non c’è festa in cui non si balli al ritmo sfrenato della sua musica, non c’è attore o VIP che non lo voglia come ospite ai propri party. E Tony è anche molto affascinante: gli basta uno sguardo per conquistare una donna, una canzone per farle battere forte il cuore... Ruth è una giovane donna coraggiosa. La vita le ha chiesto molto e lei non si è mai risparmiata, né con la sua famiglia né con l’uomo che ha amato più di se stessa. Eppure, nonostante la sua generosità e la sua forza, le cose per lei non sono ancora andate per il verso giusto. Tony incontra Ruth a una festa: la ammira dall’alto del suo piedistallo di gloria, dato che lei è una semplice cameriera, e vorrebbe sedurla, averla subito. Ma Ruth non ha tempo per le avventure e conosce fin troppo bene l’egoismo e la crudeltà delle persone famose. Tony e Ruth non potrebbero essere più diversi. Ma ciò che sentono l’uno per l’altra è molto più forte di quanto entrambi siano disposti ad ammettere...

Prometto di Sbagliare di Pedro Chagas Freitas

| 27 Luglio 2015 | Garzanti | pag. 380 |

 
Prometto di sbagliare è un fenomeno editoriale senza paragoni. Appena uscito ha conquistato la vetta di tutte le classifiche bestseller, rimanendo per mesi ai primi posti. È stato venduto in tutto il mondo dopo aste agguerrite. La rete è invasa di commenti e migliaia di fan l’hanno eletto libro dell’anno.
Perché l’amore ci spezza, l’amore ci stordisce, l’amore ci fa sentire immortali e subito dopo inermi e senza forze. Ma il suo potere più grande è quello di farci sentire liberi. Questo è l’amore che con un sussurro parla direttamente alla nostra anima.
Il locale è affollato e rumoroso. L’uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina. Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l’imbarazzo tradito dal tremito della dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall’ultima volta che l’ha vista, il giorno in cui l’ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n’è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la percuotono, l’uomo decide di fermarla. E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre.
Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l’inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l’amore è il filo rosso che lega tutto. Quante volte ci siamo chiesti com’era l’amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L’emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta.

La Trappola di Melanie Raabe

| 10 Settembre 2015 | Corbaccio | pag. 336 |

 
L’ESORDIO THRILLER PIÙ CONTESO ALLA FIERA DI FRANCOFORTE.
Autrice di bestseller, Linda Conrads, trentott’anni, è un mistero per i suoi fan e per la stampa. Da undici anni non mette piede fuori di casa, una villa sul lago di Starnberg. Solo pochissime persone sanno che dietro al successo straordinario della scrittrice si cela un terribile segreto. Molti anni prima, Linda, entrando in casa, ha trovato il corpo la sorella minore
brutalmente assassinato e ha intravisto l’omicida che si dava alla fuga. Da quel momento, il volto di quell’uomo la tormenta in sogno, fino a quando un giorno, Linda si ritrova a fissare scioccata la televisione dove compare quel viso, il viso dell’assassino. È la spinta che le serve per uscire finalmente di casa: Linda, servendosi dell’unica arma che ha a disposizione, ovvero la sua capacità di scrivere, pianifica nei minimi dettagli una trappola mortale ma, nel momento in cui sta per scattare, la realtà si capovolge, fatti e fantasie si mescolano e Linda non sa nemmeno più se l’uomo che ha di fronte è veramente un assassino.

Il Segno di Sarah Lotz

| 10 Settembre 2015 | Casa Editrice Nord | pag. 480 |

 
12 gennaio 2012, il giorno che ha cambiato la Storia. Il giorno in cui quattro aerei di linea si sono schiantati al suolo: in quattro continenti diversi e quasi nello stesso istante. Nessun atto di terrorismo, solo un’assurda, tragica fatalità. O forse no. Perché, contro ogni logica, in tre casi ci sono stati dei superstiti. Tre bambini, usciti senza nemmeno un graffio dai rottami. E ben presto quei bambini sono diventati prima un mistero inspiegabile, poi un enigma inquietante. Nel disastro aereo in Giappone, infatti, un altro passeggero è sopravvissuto all’impatto, sebbene solo per pochi istanti, riuscendo a registrare un messaggio vocale sul cellulare: «Eccoli… Il bambino… Il bambino guarda i morti, ossignore quanti sono... Presto ce ne andremo tutti quanti... Il bambino non deve…»
Sono passati anni da quel maledetto giorno, eppure i Tre – come sono stati chiamati i bambini superstiti – sono ancora al centro del dibattito mondiale. Per fare luce sul mistero, alla giornalista Elspeth Martins non rimane che raccogliere tutte le informazioni disponibili, comprese le interviste rilasciate nel corso del tempo da chi si è preso cura di loro dopo gli incidenti aerei. E una cosa ben presto risulta chiara. I Tre hanno una forte influenza su chi sta loro vicino. A volte è un’influenza positiva, a volte invece è come se emanassero una forza malefica. E più Elspeth indaga sulla storia dei Tre, più gli interrogativi si accavallano. Chi sono – o cosa sono − davvero quei bambini? Una semplice anomalia statistica? Messaggeri di Dio, inviati sulla terra per uno scopo ancora oscuro? O il Segno premonitore della fine dei tempi? Molte domande, una sola risposta: questo romanzo.

Tenero e Violento di Adam Thirlwell

| 27 Agosto 2015 | Guanda | pag. 350 |

 
Il protagonista di questa storia è un uomo che ha tutto: un’ottima famiglia che gli ha dato una buona educazione, un lavoro soddisfacente, una mogliettina perfetta, perfino un cane che gli è affezionato. Eppure, nonostante le premesse per vivere una vita se non felice, almeno tranquilla, si avvita in caduta libera tra ossessioni e paranoie, sesso, droga ed elucubrazioni autoreferenziali fino all’inesorabile schianto finale. Difficile dire da dove nasca il male di vivere di questo rich kid, bugiardo seriale, egotico e sessuomane: forse la perdita del lavoro? L’amore per una ragazza che non è la moglie? O il ritorno del suo vecchio amico Hiro, tossico e nevrotico? La situazione precipita, in una storia nera dominata da una sfrenata allegria e da tiri sporchi (compresi un’orgia, un bordello, un paio di sparatorie…), che racconta a tinte fosche venate di ironia il crollo di una generazione.



Alla prossima
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