31 ottobre 2014

Libro VS Film - Sfida n°43

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?

Oggi in sfida
La Principessa Sposa

 
Vince il libro!

Il mio lato fangirl deve continuare a esprimersi o non mi darà pace. Giuro (forse) che questa è l'ultima volta che vi parlo de La Principessa Sposa, ma potevo non dedicarci una puntata di Libro VS Film? Manco morta.
Che abbia fatto vincere il libro credo non stupisca nessuno dal momento che ci ho dato ben cinque stelle, ma il film è un gioiellino degli anni '80, un piccolo cult, una di quelle pellicole da consumare all'infinito perché ti sollevano a tre metri da terra.
Io da ragazzina adoravo La Storia Fantastica, film sceneggiato tra l'altro dallo stesso William Goldman che l'ha riproposto in una chiave leggermente diversa, diciamo più leggera, senza però modificare praticamente nessuna scena e nessun dialogo.
Se il romanzo ha un doppio piano di lettura - uno rivolto ai più giovani e uno a quei lettori più disincantati - il film ha tutti i crismi della favola per antonomasia. Anche qui c'è sempre una buona dose d'ironia e tanta satira, ma Goldman si lascia prendere dal romanticismo dimenticandosi per un'ora e mezza che la vita non è mai giusta e che prima o poi bisogna presentarsi alla cassa per pagare il conto. Per arrivare a questo risultato ha eliminato tutta la parte dedicata alla riscrittura (ne parlo nella recensione) e ha modificato la protagonista, Buttercup (in italiano Bottondoro), trasformandola nella classica eroina disposta a sacrificare tutto per il suo grande e unico amore. Buttercup, nel romanzo, è un'eroina per modo di dire: è sciocca, egoista e non brilla né per coraggio né per arguzia, anzi... è la classica fanciulla tutta bellezza zero cervello (ma mi ha fatto morire dal ridere).

 "Divino si scrive tutto attaccato o di, vino?"

Perché Westley ami questa "cima" di ragazza è un bel mistero, ma l'amore vero non ha regole, è irrazionale, e come tale non ha bisogno di essere spiegato! Non ce l'hanno già insegnato Biancaneve, Cenerentola e la Bella Addormentata nel Bosco? Sì. Quindi non dovremmo stupirci proprio di niente.
Nelle favole ci si incontra, ci si guarda e ci si innamora. Tutto nel giro di pochi istanti. E poi ci si ama incondizionatamente per tutta la vita.


Robin Wright Penn e Cary Elwes, giovani e bellissimi (lei è ancora stupenda, lui ha qualche chilo di troppo e ha perso buona parte del suo fascino), interpretano al meglio e in modo volutamente caricaturale, Bottondoro e Westley, prima divisi e poi riuniti da quel destino che si fa continuamente beffe dei loro sentimenti.
Per stare insieme dovranno sfidare il perfido Principe Humperdinck, l'astuto (?!) Vizzini, l'imbattibile spadaccino Inigo Montoya (la battuta "Ola, Mi nombre es Inigo Montoya. Tu hai ucciso mio padre, preparati a morire" è passata alla storia) e il gigante tonto Fezzik.

il famoso trio Lescano
Quindi anche se ho fatto vincere il libro, il film è a suo modo imperdibile: ha l'inconfondibile tocco delle pellicole degli anni '80, quando non si sbagliava un colpo, quando ci si emozionava con poco, quando non ci si prendeva troppo sul serio e per questo ci si divertiva.
Il romanzo è unico nel suo genere, ma forse lo è anche il film. Così, a memoria, non mi viene in mente di aver visto altro in cui si amalgamano così bene avventura, amicizia, amore e comicità. E se il libro può essere maggiormente capito da un adulto, il film farà breccia nei cuori più giovani. Goldman offre a tutti una scelta.

Ci sono stati cinque grandi baci dal 1642 a.C., quando la casuale scoperta di Saul e Dalila invase la civiltà occidentale. (Prima di allora le coppie agganciavano i pollici.) E una corretta valutazione dei baci è molto difficile, spesso conduce a grandi controversie in quanto, benché tutti concordino sulla formula – sentimento per purezza per intensità per durata – nessuno sa esattamente che valore attribuire a ciascun elemento. Ma a prescindere dal sistema applicato, ce ne sono cinque che secondo l'opinione generale meritano un punteggio pieno.
Be', questo li surclassava tutti.
Scena Spoiler


E secondo voi?
Libro o film?

29 ottobre 2014

Weekly Recap #112

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma. Sostituisce In My Mailbox.

Salve lettori virtuali! Oggi si recappa! Eh sì, visto che la prossima settimana sarò assente, in questi giorni posterò un po' senza regole... che poi, quando mai questa povera rubrica ne ha avute?
Partiamo dalle new entry, che sono tante e non sono nemmeno tutte. Mi sono data agli scambi folli in questo periodo, la mia libreria aveva bisogno di essere rinnovata, anche se il mio scopo principale era quello di alleggerirla... ma non ce l'ho fatta.
Però ho recuperato dello spazio spostando i libri che ho in scambio nella camera degli ospiti (ovvero la camera in cui metto tutto quello che non m'interessa ospiti compresi) e sistemando tutti i romance da edicola in mansarda sulle mensole che coprono i cavi dell'antenna della TV!


Mi sembra stiano bene, tanto lì sopra c'erano solo delle cianfrusaglie che io ODIO, tipo delle bomboniere che sono finite nella spazzatura!
Comunque urgono tutti di un'attenta rilettura e poi via di nuovo con gli scambi!
Ah, durante le pulizie guardate che robe mi sono saltate fuori!

 

Il mio amore per certi film mi porta a comprare libri
che forse di spessore ne hanno poco
(anche perché sono stati scritti sull'onda del successo della pellicola),
ma chi se ne frega.


Ma veniamo ai miei tessssori!!!
Allora. Quella Vita Che Ci Manca di Valentina D'Urbano è il romanzo che ho attualmente in lettura e mi sta piacendo molto. Avevo bisogno di una storia vera e drammatica, spero solo di non ridurmi a una pozza di lacrime, ma l'importante è che non si scada nel patetico, e fortunatamente non mi sembra nello stile dell'autrice.
Poi, grazie a degli scambi, ho recuperato Il Sotterraneo di Stephen Leather (che volevo da una vita) e L'Indiziato di Michael Robotham (che non volevo da una vita, ma non mi sembrava male...).

  
| amazon | amazon | amazon |

Ti Prendo e Ti Porto Via di Ammaniti mi è stato consigliato, quindi nel caso non dovesse piacermi so con chi prendermela (Marta...), e Ai Piani Bassi della Powell era in wish list, quindi per una volta la fortuna mi ha sorriso, anche perché vi dirò... io tento sempre di scambiare con qualcosa che cerco, ma raramente mi succede, e così accumulo libri di cui me ne frega pure poco. Ma d'ora in poi il mio "io scambista" non mi farà più fessa!

  
| amazon | amazon |

Per finire l'in e out del mese.
Tanto "out" per Il Mio Sbaglio Preferito che con tutto l'impegno del mondo non sono riuscita a farmi piacere (qui la recensione) e amore infinito, quindi "super in", per La Principessa Sposa di Goldman che finirà sotto una teca di vetro con la targhetta unforgettable (qui la recensione)!

 
| amazon | amazon |

Ho messo i link di Amazon nel caso siate curiosi di leggere le trame.
Nel caso vi interessi La Principessa Sposa (e non dite non vi interessa!!)
sappiate che è uscito anche in edizione economica!

Cosa mi sono vista


Otto puntate. Quattro settimane per vedere la serie. E poi cosa fanno domenica 26 Ottobre? La maratona di True Detective. Otto ore di visione. Una roba bellissimaaaaa, soprattutto per me che odio le attese e mi dimentico le cose. Perché questa è una serie dove i dettagli fanno la differenza, dove non puoi perderti un fotogramma, invece io - puntualmente - durante il secondo episodio in prima serata crollavo per la stanchezza -_-'
In fondo True Detective ha tanti pregi, ma ha anche il difetto (che per molti forse non lo è) di essere lento. Non è un lento noioso, assolutamente, ma è un lento che può mettere a dura prova il tuo livello d'attenzione e quando si ha alle spalle una settimana di lavoro, vi assicuro che restare con gli occhi aperti è dura.
Voglio comunque farla breve.
Se dovessi darci un voto in una scala da uno a dieci sarebbe 7,5.
Premetto che True Detective per me non è un vero e proprio thriller, ma l'analisi di due uomini, Rust Cohle e Marty Hart. Sotto questo punto di vista la serie tv mi è piaciuta moltissimo. Rust e Marty hanno discrepanze, imperfezioni, pregi (pochi), difetti (tanti)... Entrambi conosceranno il buio, le tenebre, il dolore, e in modi diversi percorreranno la strada del riscatto.
La componente gialla invece, che è un po' il pretesto per raccontare la vita dei due protagonisti, non regala niente di nuovo sul fronte thriller, ma la sceneggiatura è così ricca, complessa, piena di citazioni (citazioni ai fumetti addirittura!) che è impossibile non apprezzare True Detective, destinato forse a diventare un cult.



Alla prossima! 

27 ottobre 2014

Recensione Hellboy #1 il seme della distruzione

Ho passato la domenica a riordinare la libreria, e gente... non vi dico che casino! A un certo punto non mi raccapezzavo più! Come al solito sono entrata in crisi per le cose più semplici, tipo "sistemo i libri in ordine di genere?"
"No, facciamo per casa editrice."
"O per autore."
Alla fine ho fatto un miscuglio di tutto.
Ma basta cianciare, vi lascio alla recensione di Hellboy, un personaggio che immagino conoscerete tutti grazie alla trasposizione cinematografica.

Hellboy, il seme della distruzione

| di Mike Mignola e John Byrne | Magic Press | pag. 132 | serie Hellboy #1 |


 

Voto:

Recensione a cura di Gianfranco F.
Con Il Seme della Distruzione Mike Mignola getta il primo tassello del vasto mondo di Hellboy. L'autore e sceneggiatore - che solo per questa volta si dedica esclusivamente alla parte grafica lasciando il resto all'esperienza di John Byrne - ci trasporta nel 1944 su un'isola poco distante dalle coste scozzesi, dove un gruppo di nazisti, grazie alla complicità del folle Grigorij Rasputin, sta tentando di evocare sulla Terra un'arma in grado di portare il Terzo Reich alla vittoria definitiva.
Nel frattempo dei soldati statunitensi e degli esperti del paranormale si trovano a poca distanza dai tedeschi per sventare il pericolosissimorituale, ma quando meno se lo aspettano vedono aprirsi una sorta di portale da cui esce una creatura dalla pelle rossa, dotato di corna, zoccoli e coda. Ben presto si rendono conto che questo diavoletto in miniatura è del tutto innocuo, e il professor Bruttenholm decide di portarlo con sé in America. Verrà battezzato dall'intero plotone Hellboy.


Hellboy, una volta cresciuto, entra a far parte del B.P.R.D. (Ufficio per la Ricerca e Difesa del Paranormale) e diventa amico di Abe Sapien (un uomo anfibio) e Liz Sherman (una ragazza col potere di generare il fuoco). Ovviamente è uno degli uomini migliori del gruppo, se non il migliore, grazie alla forza smisurata del suo braccio destro che oltre a essere più grande del normale è costituito da un materiale sconosciuto pressoché indistruttibile.
Ben presto presto però tornerà a frasi vivo Rasputin che cercherà di portare Hellboy al lato oscuro...

La storia scorre in maniera veloce e bisogna ammetterlo, il seme della distruzione, è davvero un buon titolo di apertura anche perché questa serie ha il grande pregio di narrare sempre vicende a loro modo autoconclusive. Certo, in ogni volume ci possono essere delle sottotrame che verranno riprese e sviluppate in seguito, ma non si sfoglierà mai l'ultima pagina travolti dalla frustrazione. E non è una cosa da poco di questi tempi :)


Invece devo anticiparvi che nonostante Mignola abbia voluto affidare la sceneggiatura a Byrne, sono proprio i volumi successivi, quelli che lui ha gestito in toto, i migliori. Mignola ama riempire le pagine di continue citazioni e richiami al folklore (streghe, licantropi, spiriti e demoni sono il pane quotidiano), ma la sua fonte principale d'ispirazione la potete trovare nei testi di Edgar Allan Poe e Lovecraft. Di quest'ultimo in particolare vi suggerisco Le Montagne della Follia di cui Il Seme della Distruzione è ricco di richiami.
Sono proprio questi richiami, le tinte horror che fanno da sfondo alle tavole e l'elemento paranormale che si scontra con il noir a rendere di difficile classificazione un fumetto come Hellboy. A enfatizzare il tutto ci pensa poi la parte grafica, stilizzata, spigolosa, essenziale, ma anche originale e d'impatto.

In questo primo volume manca ancora un'attenta caratterizzazione dei personaggi, ma vi consiglio di non fermarvi qui, perché il meglio deve ancora arrivare. Mignola, come ho già detto, lavora meglio da solo e offre il massimo nelle storie brevi di cui parleremo più avanti.

Piccola curiosità, nota al mondo intero. Quindi non è nemmeno una curiosità. Guillermo del Toro ha girato due film ispirandosi al mondo di Hellboy, film che hanno portato a casa un discreto successo e hanno soddisfatto buona parte dei fan del fumetto, ma fidatevi che l'originale rimane e rimarrà sempre migliore sotto ogni punto di vista. Non è una regola che vale per tutti i libri e tutti i fumetti, ma in questo caso vale eccome. Con tutto il rispetto che ho per Del Toro, ovviamente :))

Ron Perlman interpreta Hellboy

25 ottobre 2014

Recensione, IL MIO SBAGLIO PREFERITO di Chelsea M. Cameron

Dopo Il Tuo Meraviglioso Silenzio era dura trovare un altro romance new adult di tale bellezza e profondità, però qui siamo proprio a livello del nonsense.

Il Mio Sbaglio Preferito di Chelsea M. Cameron

| Harlequin Mondadori, 2014 | pag.396 | € 14,90 | 
- my favourite mistake #1 - goodreads
Fin dal primo incontro, Taylor Caldwell non sa se desidera baciare o prendere a pugni Hunter Zaccadelli, il suo nuovo coinquilino. Da una parte Hunter è un affascinante ragazzo dagli occhi blu, irresistibile e pieno di charme. Dall'altra è il tipico bad boy, con la chitarra sempre in mano e il corpo coperto di tatuaggi. Forse è per questo motivo che Taylor ha paura di innamorarsi di lui, non vuole restare scottata e quindi è necessario che Hunter se ne vada... prima che sia troppo tardi. Anche Hunter ha avuto le sue delusioni e i suoi dolori nel passato, ma Taylor ha una risata così sexy e inoltre non gliene fa passare una liscia! Insomma non può darsi per vinto facilmente e le propone una scommessa: se lei riuscirà a convincerlo che lo odia o lo ama sul serio, lui se ne andrà dall'appartamento, lasciandola finalmente in pace. Ma quando il passato riemerge all'improvviso Taylor deve decidere: fidarsi di Hunter confidandogli il suo segreto più nascosto o fare tutto il possibile per vincere la scommessa e allontanarlo per sempre.

Voto:

Avevo sinceramente voglia di distrarmi con una romantica storia d'amore, sentivo il bisogno di un libro leggero ma non superficiale, passionale ma non erotico, volevo un romance new adult insomma, e la scelta è caduta su Il Mio Sbaglio Preferito di Chelsea Cameron.
Perché quel giorno non ho portato a castrare il gatto, non lo so... (il gatto però ringrazia).

Trama. Sempre la stessa, ma non è che questo sia un problema, ormai lo sanno tutti che il risultato di un buon libro è nelle sapienti mani dell'autore che dovrebbe renderlo accattivante e coinvolgente a prescindere dalla storia. Lo stile è spesso l'arma vincente e se i personaggi bucano le pagine allora il gioco è fatto. Be', vi dico subito che le pagine della mia copia sono perfettamente integre u.u
Non mi soffermo troppo sullo stile perché forse ha risentito della traduzione, ma in caso contrario potrei solo definirlo abbozzato, inconcludente, confusionario. A vole la storia manca addirittura di una continuity logica (tanto per fare un esempio all'inizio del libro i letti della stanza dei protagonisti sono a soppalco, poi improvvisamente no...) e la cosa mi ha lasciato leggermente interdetta.
Soffermiamoci invece sui protagonisti, due giovani abbandonati a loro stessi e alla fantasia di un'autrice con poche idee e poco chiare.

Taylor è la solita ragazza che odia gli uomini (difficilissimo indovinare il motivo!), studia alla Facoltà di Femminismo e Condizione Femminile (ma esiste sta roba?) e un bel giorno si ritrova a dover dividere la camera con Hunter Zaccadelli uno studente di Economia. Lo odia da subito e nel giro di poche ore l'ha già ricoperto di insulti e messo al tappeto con un cazzotto e una ginocchiata nelle palle. Lui sembra divertirsi da morire...
«Serve aiuto?» chiese Hunter.
«Ti sembra di sì?»
«A dire il vero, no. Ma mi sarei sentito una merda se non te l’avessi chiesto.»
«Sei comunque una merda.» Annuì e tornò a giocare. Era maturo per un altro pugno.
Essendo Taylor la voce narrante, e non riuscendo a giustificare i suoi modi da pescivendola (e mi scusino tutti i venditori di pesce), ho fatto una fatica incredibile a comprenderla e se devo dirvi la verità... alla fine non ci sono nemmeno riuscita. Va bene avere della rabbia repressa, ma sfogala quando c'è un motivo ragazza mia, non trasformarti in una sorta di Godzilla che fa a pezzi tutto quello che incontra senza aver chiarito il perché. Manda dei segnali, fatti due ragionamenti mentali, parla col lettore.
Non che Hunter se la passi meglio, anche lui è un altro bel punto interrogativo.

Nota: I commenti rilasciati a questo post, saranno visibili anche nella pagina del sito dedicata alla recensione.

23 ottobre 2014

Trame Riciclate #8

Vi è mai capitato di leggere un libro e pensare "ma quasta cosa dove l'ho già sentita?" Bene, su questa rubrica forse lo scoprirete.
Ma attenzione! Qui si faranno solo considerazioni il più oggettive possibili sul riciclo delle trame, riciclo anche involontario ovviamente, in quanto a volte uno ha un'idea... ma qualcun altro l'ha già usata!

Salve lettori, dopo un lungo riposino (forse è il caso di parlare di letargia) torna "Trame Riciclate"!
Di cosa parliamo oggi? Della cara zia Jane e del suo famosissimo romanzo Orgoglio e Pregiudizio, riproposto in tutte le salse, contorni, minestre e dolci, nella speranza di far ricascare nella rete del tenebroso Darcy ogni singola fanciulla del pianeta Terra. D'altronde chi non vorrebbe farsi catturare da un gentiluomo sprezzante e vanitoso come lui?
Io. O_O
Ok, piccola confessione. Non amo in modo viscerale Orgoglio e Pregiudizio. Eh sì. Il romanzo per cui tutte le donne si strappano vesti e capelli a me ha lasciato solo un tiepido ricordo.
Vi dico anche perché e scommetto che mi capirete: me l'hanno fatto leggere in prima superiore, su un testo scolastico pieno di note e postille. Alla fine di ogni capitolo c'erano noiosissime domande a cui rispondere, riassunti da fare, analisi da stilare. Due palle giganti. Per fortuna poi ho cambiato scuola, perché sono professori così che ti fanno odiare i libri. Anche quelli belli.
Detto questo torniamo a noi.
Orgoglio e Pregiudizio è uno dei romanzi più letti al mondo e viene da sé che in molti abbiano tentato di approfittare del successo di zia Jane.
Vediamo cosa ne è venuto fuori.

Genere: Mistery & C.

Carrie Bebris, scrittrice statunitense appassionata di Jane Austen, ha voluto proseguire le avventure di Darcy e Elizabeth che in questa serie di libri sono già sposati e alle prese con sparizioni, omicidi e misfatti. A loro il compito di investigare in quella che è diventata una saga romantica con un tocco di mistero

  
  

Forse le lettrici più tradizionali non hanno apprezzato questa svolta "gialla", ma c'è anche chi pur di ritrovare tra le pagine i loro eroi preferiti è disposto a tutto.

                  La serie
  1. Orgoglio e preveggenza o una verità universalmente riconosciuta 
  2. Sospetto e sentimento o Lo specchio misterioso 
  3. Le ombre di Pemberley o Il mistero dell'abbazia 
  4. L'enigma di Mansfield Park o L'affare Crawford 
  5. Intrigo a Highbury o Gli equivoci amorosi di Emma 
  6. Inganno e persuasione o La sventurata di Lyme

* * *

Anche Stephanie Barron ha voluto dare un'impronta di mistery ai suoi romanzi d'ispirazione austeniana, ma questa volta a seguire le indagini troviamo proprio Jane che grazie a uno spirito d'osservazione degno di Miss Marple risolverà i casi più complessi. Il tutto rigorosamente ambientato nella suggestiva campagna inglese. Ovviamente :)

 
  
  

          Le Indagini di Jane Austen
  1. Jane e la disgrazia di Lady Scargrave
  2. Jane e il mistero del Reverendo
  3. Jane e il segreto del Medaglione
  4. Jane e lo spirito del Male
  5. Jane e l'arcano di Penfolds Hall
  6. Jane e il prigioniero di Wool House
  7. Jane e i Fantasmi di Netley
  8. Jane e l'eredità di sua signoria
* * *

 

Ha ceduto al fascino austeniano anche P. D. James la nota autrice di romanzi gialli, famosa per aver ideato l'ispettore Adam Dalgliesh. Con Morte a Pemberley firma una dei suoi pochi romanzi stand alone: a sei anni dalle nozze di Elizabeth e Darcy tutti i personaggi di Orgoglio e Pregiudizio si ritrovano a dover fare i conti con la morte dell'immorale Wickham, il disonesto consorte di Lydia.

Sfociamo nell'horror...
Da un angolo della sala, Mr. Darcy osservava Elizabeth e le sue sorelle decapitare uno zombie dopo l'altro.
Parliamone. Chi non ha mai sognato di vedere Elizabeth tagliare teste? Qualcuno ci deve essere, e poteva essere solo un uomo: Seth Grahame-Smith. Nel 2009 lo scrittore, sceneggiatore, fumettista, autore televisivo (e chi più ne ha più ne metta) esce con questo romanzo che ricalca fedelmente le vicissitudini del noto romanzo di Jane Austen aggiungendoci un tocco di splatter e una vena horror. Il successo è stato immediato e probabilmente Orgoglio e Pregiudizio e Zombie diventerà un film.

 

Nel 2012 tenta di ripercorrere il suddetto successo Steve Hockensmith con Orgoglio e pregiudizio e zombie. Finché morte non vi unisca (pure il titolo ha copiato!) ma non ha la stessa fortuna di Seth Grahame- Smith. Nel suo romanzo vediamo una giovane Elizabeth appena sposata all'amato Darcy che tanta di salvare il marito morso da uno zombie.

Addentriamoci in posti bui e oscuri
(no, non mi riferisco alla suspense)

Adesso vi do il permesso di chiudere il post e di andare subito a scrivere ad Arielle Eckstut per chiederle cosa cavolo le passasse per la testa quando ha partorito Orgasmo e pregiudizio - Il sesso perduto di Jane Austen... 

 

Va be', se siete ancora qui ve lo dico io cosa le passava per la testa. Semplicemente quello che passa per la testa di qualsiasi donna! Lo so che molte hanno trovato questo romanzo irrispettoso e inutile, ma visto che è un testo ironico, volutamente spinto (ma nemmeno troppo) e grottesco, credo che non lo si debba prendere troppo sul serio. Insomma leggetelo per farvi due risate, ma se in casa avete un altarino dedicato a zia Jane, evitate!

 
[clicca per ingrandire]

* * *

Mi meraviglio che sull'onda delle 50 Sfumature di Grigio non abbiano pubblicato anche Fifty Shades of Mr Darcy di William Codpiece Thwackery. Insomma abbiamo fatto 30, facciamo 31!
Anche in questo caso abbiamo a che fare con una parodia, quindi dovete essere lettrici di spirito, altrimenti vi verrà la gastrite.
"È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido frustino debba essere in cerca di un bel paio di natiche tra cui dimenarsi."
 VS 

Per chi non sa mettere la parola fine: i sequel

Ovviamente, per i più nostalgici, c'è anche chi ha cercato di continuare la storia senza volerla snaturare.

   

Vecchi Amici e Nuovi Amori di Sybil G. Brinton è un romanzo dei primi '900, il primo "vero" seguito di Orgoglio e Pregiudizio, ma sembra che il risultato non sia proprio coerente con i caratteri originali dei personaggi. D'altronde clonare un Mr Darcy credo sia alquanto impossibile.
Ci ha miseramente provato anche Emma Tennant con Pemberley (fallimento su tutta la linea a detta delle fan!) e poi Colleen McCullough, l'autrice di Uccelli di Rovo, che ha tentato di ridare lustro alle atmosfere inglesi con L'Indipendenza della Signorina Bennet dove l'obiettivo si sposta sulla docile e bruttina Mary, la più sfortunata delle tre sorelle B.

I Retelling

  

Per chi vuole invece riviversi la storia tale a quale (be', non proprio) a quella narrata da Jane Austen consiglio Abigail Reynolds che si diverte a giocare la carta dei "se" e si pone una domanda. Cosa sarebbe successo se Elizabeth non avesse letto la lettera in cui Darcy si discolpava dalle accuse di lei? In La lettera di Mr Darcy lo scoprirete! Della serie Sliding Doors colpisce ancora!
Visto che oggi vanno tanto di moda i doppi punti di vista, Il diario di Mr. Darcy di Amanda Grange e Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey ci ripropongono la storia narrandola dal punto di vista dello scontroso Darcy e sviscerando i suoi pensieri più nascosti. Lo stesso fa Pamela Aidan ma con una trilogia. Manovra commerciale? Emh... direi proprio di sì.


            La trilogia di Fitzwilliam Darcy, gentiluomo
  1. Per orgoglio e per amore
  2. Tra dovere e desiderio
  3. Quello che resta
* * *

Per chi non ne avesse già abbastanza, ci sono anche i retelling in chiave moderna. Insomma, sinceramente non so se tutto questo materiale può farci sentire meno orfani di Jane Austen o il contrario...


In Tra Orgoglio e Pregiudizio di Maria Mazzariello ritroviamo gli stessi personaggi, le stesse situazioni e gli stessi equivoci, mentre Rosie Rushton in L'Estate dei Segreti usa il plot di base ma rielabora nomi e aneddoti.

Spin-Off che più Off non si può!

Questa categoria comprende quei libri che con Orgoglio e Pregiudizio hanno a che fare poco o niente, ma ne sfruttano titoli, nomi e idee. Sono i classici specchietti per allodole chi ci casca ancora alzi la mano! ma personalmente invece di attirarmi mi respingono. Qualche esempio?

   
Colazione da Darcy di Ali McNamara
Un Cupcake con Mr Darcy di Giovanna Fletcher

  
Come Jane Austen mi ha Rubato il Fidanzato di Cora Harrison
Shopping con Jane Austen di Laurie Viera Rigler
In Viaggio con Jane Austen di Laurie Viera Rigler

  
Come Trovarsi l'Uomo Giusto Secondo Jane Austen di Lauren Henderson
La Vita Secondo Jane Austen di William Deresiewicz
La Ragazza che Voleva Essere Jane Austen di Polly Shulman


* * *

Direi che posso fermarmi qui, anche se avevo molti altri titoli da mostrarvi, solo che vi sento già sospirare (qualcuno russa per caso?) e non mi sembra il caso di tediarvi ancora. Purtroppo trovo il mercato austeniano così saturo che per me scovare qualcosa di veramente valido qui in mezzo è praticamente impossibile. Accetto ovviamente consigli anche se ho una teoria praticamente inattaccabile... di Darcy ce n'è uno solo.

Alla prossima ^^

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...