30 settembre 2013

Recensione, UN BACIO PER RICORDARE di Teresa Medeiros

Visto che ad Agosto (ma lo trovate in edicola fino ai primi di Settembre) la Mondadori ha ristampato nell'edizione ORO de I Romanzi il delizioso romanzo della Medeiros, Un Bacio per Ricordare, vi ripropongo la mia recensione che risale al... *cof cof* 2005.
A quel tempo (otto anni faaa!!! Mi sento maleee!) non davo ancora i voti con le stelline ma sento di poterne attribuire tranquillamente 4/4,5 affidandomi alla memoria che spero non faccia già cilecca xD
Peccato la nuova cover O_o ...ma chi è quel cherubino coi boccoli T__T ?!

A  K i s s  t o  R e m e m b e r

| I Romanzi Mondadori | 1° edizione n° 593 anno 2003 | 2° edizione ORO n° 130 anno 2013 |

   
Laura Fairleigh ha bisogno con urgenza di un marito. Se infatti non si sposerà prima di compiere ventun anni, perderà la casa lasciatale in eredità dalla sua benefattrice, lady Eleanor. Così, quando si imbatte in un misterioso straniero, bello come un angelo e senza memoria, coglie al volo l’opportunità e decide di farne il suo promesso sposo. Dopo averlo risvegliato dall’incoscienza con un dolce bacio, inventa per lui un passato adatto alle proprie esigenze e organizza le nozze. Mentre fra loro l’attrazione si tramuta in desiderio, Laura non sospetta affatto che dietro le sembianze angeliche del suo amato si celi invece il “diavolo di Devonbrooke”, ovvero il figlio che lady Eleanor ha venduto, ora tornato per vendicarsi…
Voto:
 

Un romance inizialmente leggero, ironico, divertente, con risolti più cupi e drammatici man mano che la lettura prosegue.
Avete presente la favola della bella addormentata?
Perfetto, avete tra le mani una storia che nasce sulla sua falsa riga. Solo che in questo caso sarà la fanciulla di turno a risvegliare con un bacio il "principe" di turno che è andato a sbattere contro un albero, perdendo temporaneamente la memoria.
Un innegabile colpo di fortuna per Laura, che ha urgentemente bisogno di un marito per non perdere una cospicua eredità, e che ha la brillante idea di far credere a Sterling di essere la sua promessa sposa.
Di certo non sospetta minimamente che dietro a quella faccia d'angelo, di cui è così facile innamorarsi, si nasconda il diavolo di Devenbrooke, un uomo che fino al giorno prima dell'incidente aveva una sola cosa in mente: la vendetta.
Ma vendetta contro chi?
Proprio contro l'ignara Laura, così dolce, innocente, bella, e con un unico, piccolo, insignificante difetto. Aver mentito.
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28 settembre 2013

Weekly Recap # 78

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

New Entry 


Nell'Angolo più Buio di Elizabeth Haynes. L'ho in lettura e si sta rivelando un bellissimo romanzo, ma leggendolo la sera dopo ho sempre gli incubi. Eppure io non mi faccio mai suggestionare da queste cose... uffi, starò invecchiando...? Comunque davvero un bel thriller, di quelli che ti tengono in pugno e ti mettono ansia... tanta ansia...


Questa settimana sono arrivati anche i libri di scuola del Pargolo (ah sì, non dovevo più chiamarlo così, va be', troppo tardi xD) e ovviamente, avendoli presi sul Libraccio, mi sono concessa qualche regalino.
Storia Catastrofica di Te e di Me di Jess Rothenberg lo volevo da tempo immemore, cioè da quando lo lessi e m'innamorai della dolcissima storia di Brie (per la cronaca: voglio anch'io una Pizzeria nel mio Paradiso).
La Donna d'Ombra di Luisgé Martin l'ho preso in seguito a un video sul tubo, non faccio mai acquisti del genere, ma sembra una lettura forte e... potrei averne bisogno.
Jude l'Oscuro di Hardy è finito nel carrello sotto consiglio di Miraphora: mia cara, nel caso non dovesse piacermi dovrai sopportare i miei scleri.
La Bambina che Salvava i Libri di Markus Zusak. Altro libro che volevo da una vita, adesso poi che uscirà il film l'acquisto è stato obbligato. C'è solo un problema. Mentre gli altri libri sono come nuovi questo sembra perfetto solo all'apparenza, ma sotto la sovracopertina c'è un bellissimo scarabocchio... *tu che l'hai fatto sappi una cosa: me la pagherai *
Piccole Confusioni di Letto di Emily Giffin: costava uno sputo, spero solo non sia troppo chick lit.
P.S. Nella foto c'è ancora Nell'Angolo più Buio, non so nemmeno io come c'è finito, ma almeno vi fate un'idea del suo spessore ^^

Cosa mi sono vista

 

La Pelle che Abito di Pedro Almodovar. Un film forte che ricicla il mito di Frankenstein e affronta il tema della chirurgia estetica. Ci vuole stomaco a guardarlo, soprattutto per un uomo.
Adesso voglio assolutamente leggere il libro, Tarantola di Thierry Jonquet... anche se l'autore è francese farò uno sforzo.

La Cortigiana - 1° episodio: mi sono addormentata prima della fine (dannatissima pubblicità!) ma insomma, per essere una produzione tedesca non è stata così male questa prima puntata, anche se pensavo che le sfighe di Marie proseguissero ulteriormente. Oddio probabilmente sarà così, anche se (segue spoiler >>) all'inizio del secondo episodio è sposata con il suo amore di sempre e hanno una bambina.
Martedì c'è la seconda parte... speriamo di restare sveglie xD

La mia settimana finisce qui,
e la vosta com'è andata?
Alla prossima ^^

26 settembre 2013

Recensione, GRANDE AMORE di Ann Brashares

Finito ieri. La prima metà mi è decisamente piaciuta, ma quando si arriva al sodo, quando i fili della storia vengono tirati, qualcosa non funziona...
Più che una recensione, un'esternazione di rabbia.

My Name Is Memory

| Newton Compton | pag. 300 | € 6,90 |
Daniel ha attraversato gli oceani del tempo per trovare Sophia. La "memoria", la capacità di ricordare la sua vita passata, è per lui un dono ma anche una maledizione. Ora Sophia è Lucy, una studentessa liceale, e non crede a una sola parola di ciò che le dice Daniel: le sembra impossibile che nelle loro precedenti vite si siano amati e poi siano stati separati da una crudele forza misteriosa. Ma Daniel sa che loro due sono stati insieme: in Asia Minore nel 552, nell'Inghilterra del 1918, e poi in Virginia nel 1972. Brevi, fugaci attimi di passione che la morte ha sempre brutalmente spezzato. Anche oggi le loro anime si stanno cercando, e ancora una volta quella misteriosa forza è pronta a separarli. Un'avventura romantica che si snoda attraverso i secoli per abbracciare non una ma tante vite, inseguendo l'unico, vero, grande amore.

Voto:

Non sapere da che parte iniziare per scrivere una recensione non è il massimo me ne rendo conto, ma non è colpa mia... non del tutto almeno. Io scrivo di pancia, scrivo in base alle emozioni che le parole mi trasmettono e quando sfoglio l'ultima pagina di un libro e non sento quell'appagamento che cercavo, è la fine. La rovina. La catastrofe. A volte rischio anche di dimenticare tutti i pregi di un libro, perché per me un epilogo poco soddisfacente ha l'effetto di un tornado. Spazza via tutto lasciando solo macerie e polvere.
Ed è proprio così che mi sento dopo aver terminato Grande Amore. Come se pagina dopo pagina avessi aggiunto un tassello a quella che sembrava una storia suggestiva e originale e poi sul più bello quei tasselli fossero volati via disperdendosi negli anfratti più lontani della mia memoria.
Non sono delusa, sono quasi arrabbiata. Sì, perché i libri che sfruttano male il loro potenziale mi fanno arrabbiare più di quelli che di potenziale non ne hanno proprio. Ad un certo punto pensavo di poter dare tranquillamente 4 stelline, mi stavo gongolando nel piacere dell'attesa, non vedevo l'ora che Daniel e Sophia potessero incontrarsi dopo che le loro anime si erano inseguite attraverso i secoli, e nel momento clou, nell'attimo in cui il pathos doveva essere alle stelle...
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24 settembre 2013

Arriva l'APP de ...il piacere della lettura


Mi vergogno quasi a chiamarla "app"
Mi vergogno quasi a fare questo post!
A dire il vero mi vergogno e basta, senza nessun "quasi".
Ma prima di mettervi a ridere, lasciate che vi spieghi...
Allora *cerca di giustificarsi*, dovete sapere che a seguirmi ho alcuni lettori che se da una parte amano la tecnologia, dall'altra non ne conoscono nemmeno l'ABC, ovviamente non faccio nomi per educazione (anzi sì, uno lo faccio: mamma sto parlando anche di te!) ma non credevo potessero esserci così tante persone dotate di un telefono di ultima generazione che non sanno nemmeno come usarlo.
Comunque, tornando a noi, mi sono sentita chiedere infinite volte "qual è il link del sito?", "dove trovo il tuo blog?", "ma ci sei su facebook, twitter, e Marte?" e così per i meno smanettoni ecco l'app de ...il piacere della lettura che non fa altro che visualizzare sito e blog senza dover aprire nessun browser. Insomma, non è niente di che, diciamo che così è a portata di click ^^
Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) funziona solo su android, e dubito che funzionerà mai su ios, almeno finché itunes mi chiederà 99 dollari...

Buono scarico fedelissimi lettori!

23 settembre 2013

Recensione, VI PRESENTO SALLY di Elizabeth von Arnim

Oggi vi segnalo un'altra recensione di Alice che ho pubblicato sul sito. Che dire, a me ha incuriosito tantissimo, spero faccia lo stesso effetto anche a voi!

Introduction to Sally

| Bollati Boringhieri, 2008 | pag. 273 | € 18,00 |
Sally Pinner, una bellissima ragazza di umili origini e inesistente cultura, nonché assai poco padrona dell'arte del linguaggio, fa innamorare di sé tutti gli uomini che le posano gli occhi addosso. Fin da piccola gli ansiosi genitori la fanno vivere segregata nel retrobottega della loro drogheria, il modo migliore per tenerla lontana dai numerosi guai che la sua bellezza finisce immancabilmente per calamitare. Morta la madre, la diciassettenne Sally viene data in sposa a un giovane studioso di Cambridge, Jocelyn, destinato a una fulgida carriera scientifica, il quale organizza un precipitoso matrimonio onde avere la meglio sugli altri numerosi pretendenti. Ma tanta bellezza l'ha reso completamente cieco ai molti svantaggi che la mancanza di cultura, la completa acquiescenza e il carattere di Sally - anzi, la mancanza di carattere - presentano.

Voto:

R e c e n s i o n e


Una fortuita sosta in drogheria, un'accecante infatuazione, un improvviso accesso di follia: tanto basta a Jocelyn Luke, studente modello e giovanotto di belle speranze, per gettare all'aria una promettente carriera a Cambridge, e tutta una vita di sacrifici, e trovarsi irrimediabilmente catapultato in una realtà che non gli appartiene, senza più futuro davanti, ma in compenso, con accanto una giovane moglie tanto bella quanto fuori dal mondo.
La moglie in questione, Salvatia Pinner, detta Sally, è una delle più incredibili meraviglie della natura: talmente attraente ed aggraziata da essere, suo malgrado, un'autentica calamita per gli sguardi e le fantasie (non troppo innocenti) di orde di baldi giovani, e meno giovani, che al pari del malcapitato Jocelyn, non possono fare a meno di ammirarla ed innamorarsene a prima vista.
Non è facile, dunque, per un ragazzo di buona famiglia, estremamente riservato ed orgoglioso della propria rispettabilità, trovarsi tutt'a un tratto costantemente al centro dell'attenzione, sempre in fuga dalle occhiate scrutatrici di vicini e passanti, e perfino costretto, di tanto in tanto, a nascondere la bella conosorte, quasi fosse una criminale, per godere di un po'di pace. Come se non bastasse, l'incantevole Sally, diversamente dal suo sposo, appartiene a una famiglia semplice e modesta, è totalmente digiuna di cultura e buonsenso, ed ha l'imbarazzante abitudine di parlare in modo incredibilmente sgrammaticato, tempestando la sua sgangherata conversazione, di clamorosi e ripetuti strafalcioni.
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21 settembre 2013

Weekly Recap # 77

Weekly Recap nasce dalla voglia di non parlare solo delle mie new entry libresche, ma anche di altre piccole curiosità settimanali. Libri che ho adocchiato, un estratto che mi ha particolarmente colpito, un film che ho visto, e così via. Un po' come fanno alcuni blog con la rubrica Clock Rewinders on a Book Binge [X - X]. Ma tutto senza regole. Un po' alla cavolo insomma.Sostituisce In My Mailbox.

Volevo saltare la settimana, poi oggi non ho ceduto a un acquisto e quindi eccomi qua a condividere l'euforia del momento solo con chi può capirmi...

New Entry

...il Re è arrivato a casa mia!!!
Ahhhhhhh! (urla di piacere, altro che Zalando!)

22/11/'63 lo voglio leggere da un sacco di tempo, da quando è uscito in pratica, e visto che anche mio figlio ci stava sbavando dietro, non ho resistito.

Aggiornamento letture
Alla fine ho deciso d'iniziare Grande Amore della Brashares, tutto merito dell'incipt.
"Ho vissuto più di mille anni. Sono morto infinite volte. Non ricordo precisamente quante. […] Ho visto la bellezza in un’infinità di cose. Mi sono innamorato e lei è l’unica costante. Una volta l’ho uccisa e molte altre sono morto per lei, ma non è servito a niente. Ancora la cerco; ancora la ricordo. Conservo la speranza che un giorno anche lei si ricorderà di me." 




 Si parla di reincarnazione, e di un ragazzo, Daniel, che ha memoria di tutte le sue vite passate. Ogni volta che rinasce cerca di riunirsi a Sophia, il suo unico amore.

Cosa mi sono vista

 

Beautiful Lies: l'hanno trasmesso su La5 e mi ci sono imbattuta per caso, però non ho voluto cambiare canale. Volevo dare una possibilità alla Tautou, attrice che non mi fa per niente impazzire, ma che contavo di rivalutare. Missione fallita. Film inutile, trama banale, e una Tautou anche più antipatica del solito (incredibile ma vero)!

Parla con lei: Almodovar mi piace molto, ma se dovessi dare un voto da 1 a 10 a questo film ci darei un 6+. L'ho trovato un po' lento, anche se i messaggi del regista spagnolo non mi lasciano mai indifferente.

Carne Tremula: quando Almodovar parla di sesso e sensualità riesce a essere credibile e mai volgare. E soprattutto realista nonostante gli eccessi a cui ci ha abituati. Promosso.

Cosa si è visto Gianfranco

 
Fast & Furious 6: la storia è un po' sempre la stessa ma non nego che ogni volta mi diverto un casino. Bello!

Il Trono di Spade: avendo iniziato il primo libro di Martin da cui è tratta la serie tv ho deciso di vedermi i primi episodi fermandomi appena in tempo per non rischiare gli spoiler, cosa che odio tra l'altro. Non voglio sbilanciarmi, ma per ora sono davvero molto entusiasta, anche se il libro ha tutti quei particolari che lo rendono unico, speciale e completo.

Alla prossima settimana,
e se vi va raccontatemi la vostra ^^

19 settembre 2013

Recensione, UN PICCOLO SOGNO di Susan Elizabeth Phillips

Finalmente recensisco Un Piccolo Sogno, un romanzo che non ha bisogno di presentazioni, anche perchè io davvero non so più come introdurre la Phillips. L'ho già elogiata in tutti i modi possibili e credo proprio che quando si parla di romance contemporanei abbia ben poche rivali.

D r e a m  a  L i t t l e  D r e a m

| #4 serie Chicago Stars | Leggereditore, 08/2013 | pag. 464 | € 12,00 | 
Rachel Stone è appena arrivata a Salvation, una città che non ama e da cui è ricambiata con altrettanta cordiale ostilità. Ha la macchina in panne, il portafoglio vuoto e suo figlio di cinque anni che dorme sul sedile tra gli scatoloni del trasloco. Ma Rachel è una giovane vedova molto determinata, pronta a fare qualsiasi cosa pur di lasciarsi alle spalle un passato scandaloso. Qualsiasi cosa, tranne innamorarsi di nuovo. Eppure quando la sua vitalità invade i confini dello schivo Gabe Bonner, un uomo ostaggio dei suoi ricordi, la passione tra i due si accende contro ogni previsione, attirando le critiche dei soliti benpensanti. Benvenuti a Salvation, in Carolina del Nord, dove un uomo che ha smarrito la propria tenerezza incontra una donna con niente da perdere. Un luogo in cui i sogni potrebbero anche avverarsi.
Voto:

R e c e n s i o n e 


La nonna di Rachel, credeva in Dio, negli Stati Uniti d'America e nelle torte di mele fatte in casa. Io credo in Dio, nella connessione a Internet, nei panini alla Nutella e in Susan Elizabeth Phillips.
Ci credo da sempre, e ormai ne ho la certezza: un suo libro non potrà mai deludermi.
Con Un Piccolo Sogno l'autrice si distacca per la prima volta dal mondo del football e dei Chicago Stars per raccontarci la storia di Gabriel Bonner, personaggio già intravisto in E se fosse lui quello giusto?, in quanto fratello di Cal e Ethan. Tra i tre Gabe è sicuramente l'uomo che la vita ha castigato maggiormente e per ovvi e comprensibili motivi è anche quello più protetto dalla sua famiglia che non manca mai di assecondare ogni sua scelta, anche la più sbagliata, pur di farlo felice. Ma da quando ha perso la moglie e il figlio in un tragico incidente Gabe non sa nemmeno più cosa sia la felicità, la vita è la sua peggiore nemica e la pistola che tiene nel cassetto vicino al letto un conforto a cui non riesce ad abbandonarsi.
Dopo essersi allontanato dalla sua città natale, come se dal dolore si potesse scappare, Gabe ritorna a Salvation e per tenersi occupato decide di ristrutturare un vecchio Drive In. Qui conosce Rachel, la vedova di un Predicatore che ha dissanguato il conto in banca dei fedeli del posto promettendo miracoli e un posto in prima fila in Paradiso. Rachel è tutta ossa e dolore...
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L a  s e r i e  C h i c a g o  S t a r s


1. It Had to Be You, 1994  - Il Gioco della Seduzione
2. Heaven Texas, 1995 - Heaven Texas. Un Posto nel tuo Cuore
3. Nobody’s Baby But Mine, 1997 - E Se Fosse Lui Quello Giusto?
4. Dream a Little Dream, 1998 - Un Piccolo Sogno, 2013
5. This Heart of Mine, 2001
6. Match Me If You Can, 2005
7. Natural Born Charmer, 2007
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18 settembre 2013

Libro VS Film - Sfida n° 34

A volte vorrei parlare dei film che mi capita di vedere, ma poi penso che un blog di libri non sia il posto giusto. Allora penso di parlare dei film tratti dai libri, questa cosa avrebbe senso, no? Ma quello che ne viene fuori non è mai una recensione, ma continui paragoni tra due opere dalla struttura tanto diversa. E così nasce questa rubrica (che posterò di giovedì) in cui mi divertirò a mettere sul piatto della bilancia un'opera letteraria e una cinematografica e vedere da che parte penderà l'ago.
LIBRO VS FILM
chi vincerà?

Oggi in sfida
Il Grande Gatsby

Vince il film!

Sono una pazza ad asserire che il film di Baz Luhrmann è migliore dell'opera di Fitzgerarld, vero? 
Faccio quindi una premessa. Lessi il Grande Gatsby molti anni fa, durante le superiori, in estate, e non nego che mi piacque. Ero in una fase in cui adoravo i classici, riuscivo a contestualizzarli benissimo, a calarmi in "quel" tempo e in "quel" luogo, ma nonostante il romanzo non sia lunghissimo feci un po' fatica ad appassionarmici. Rimasi comunque colpita dal messaggio malinconico dell'autore che aveva dato vita a un uomo ricco e solo, capace di costruire la propria esistenza sulla base dell'amore mai morto per Daisy, la ragazza che aveva dovuto lasciare prima di partire per la guerra. Daisy però più che una protagonista è un'antagonista, antagonista anche di se stessa alla fin fine. Butterà via l'amore dell'uomo che l'ama sopra ogni cosa per un posto di prestigio all'interno della società; poco male se il marito la tradisce, basta che non si sappia. Poco male se la figlia diventerà una ragazza sciocca e frivola, in fondo sarà solo la fotocopia della madre e sarà quello che la società richiede e accetta.
Solo Gatsby vuole riscattarsi, reinventarsi, vivere al massimo e amare come non mai. E non importa se per riuscirci dovrà usare mezzi illeciti, quello che conta non è come arrivare allo scopo, ma arrivarci e basta. E il suo scopo è riavere Daisy.
Il romanzo (sul sito la recensione), così come il film, è narrato dal punto di vista di Nick Carraway, vicino di casa di Gatsby e cugino di Daisy che cerca in qualche modo di riunire i due innamorati, senza sapere e immaginare cosa si celi in realtà dietro ai loro animi.
Cinica visione di una società superficiale, effimera, inappagata e perennemente scontenta, Fitzgerald dà il meglio di sè in un finale imprevedibile e angosciante che è la perfetta metafora del sogno americano ormai arrivato al capolinea. Erano gli anni '20, gli anni dei balli, delle feste, dell'opulenza e della prosperità, ma per l'autore erano gli anni della corruzione e del proibizionismo, oltre che dell'alienazione: non importava di quanta gente ti circondassi, potevi essere solo comunque.
Luhrmann rende al meglio tutti i messaggi dell'autore americano senza mai annoiare lo spettatore. Anche se all'inizio del film, come nel romanzo, non si capisce bene che sviluppo potrà prendere la storia (a meno che non la si conosca) il regista di Moulin Rouge incanta lo spettatore, lo rende schiavo delle immagini, dei suoni, della musica e dei colori. Il film è una vera gioia per gli occhi. E contrariamente al romanzo ti tiene in pugno per oltre due ore. Il suo lento intercedere non è tedioso, al contrario piace. Se nel romanzo non si vede l'ora di arrivare alla fine per scoprirne l'epilogo, nel film vorresti che quell'epilogo non arrivasse mai. Vorresti cambiare quel finale che hai già intuito, che condividi, ma che sotto sotto trovi ingiusto. Vorresti dare una seconda possibilità a Gatsby, ma soprattutto vorresti dare una coscienza a Daisy.
Credo che Luhrmann sia riuscito a vedere nell'opera di Fitzgerarld quello che lui non sempre attraverso le parole ha reso "visivo", e affidando a Leonardo di Caprio il ruolo di Gatsby ha reso questo personaggio malinconico, romantico, votato alla distruzione in nome del suo unico grande amore, assolutamente perfetto
Forse chi ha amato il romanzo sarà rimasto deluso dal film, ma chi come me ha trovato il libro interessante, ma non stravolgente, si sarà fatto abbagliare dai mille scintilli di Luhrmann. Chissà, forse c'è un po' di Daisy in molti di noi, non è così, vecchi miei? ;)

trailer


 E secondo voi?
Libro o film?

16 settembre 2013

Recensione, IL SOLE NUDO di Isaac Asimov

Niente introduzione questa volta, quella di Gianfranco a inizio recensione credo dica tutto. Sento che mi vuole rinnegare O_O

The Naked Sun

| Mondadori | pag. 242 | € 9,50 |
Dopo abissi d’acciaio, nel Sole nudo tornano il detective “umano” Elijah Baley e quello “positronico” R. Daneel Olivaw. Questa volta i due protagonisti sono alle prese con il primo delitto mai avvenuto sul pianeta Solaria, un mndo considerato perfetto, dove convivono in pace e armonia uomini e robot. Il terribile dubbio è che l'assassino possa essere non un uomo di carne e sangue, ma di metallo...








Voto:

R e c e n s i o n e


Nonostante il primo libro della serie non mi avesse fatto assolutamente impazzire, soprattutto per la componente gialla deludente ai massimi livelli, ho deciso di dare ad Asimov un'altra possibilità. Continuavo a dirmi che era impossibile che il padre della fantascienza scrivesse romanzi così poco d'effetto e nonostante mia madre abbia cercato in tutti i modi di convincermi a non proseguirne la lettura dicendomi "lascia perdere, magari non fa per te!", sono contentissimo di non averla ascoltata (ahahha, che soddisfazione).
Sono anche contento di non aver letto la trama mentre ero in libreria, perchè altrimenti non l'avrei mai comprato :P. Il motivo? E' identica a quella di Abissi di Acciaio in tutto e per tutto e non nego che quando me ne sono accorto m'è preso un colpo!
Fortunatamente però Il Sole Nudo è davvero un bel libro, non somiglia al precedente (ma chi le scrive le sinossi?) e mi ha convinto sotto tutti i punti di vista. Asimov resta un autore un po' "tirchio" in fatto di descrizioni, ma questa volta la sua storia avvince e il giallo, oltre a essere ben strutturato, ha un finale appagante e ben congegnato che da solo vale tutto il romanzo.
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Ciclo dei Robot 

1. The Caves of Steel (1954) - Abissi d'acciaio (o La metropoli sotterranea)
2. The Naked Sun  (1957) - Il Sole Nudo
3. The Robots of Dawn (1983) - I robot dell'alba
4. Robots and Empire (1985) - I robot e l'Impero

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15 settembre 2013

Recensione, MIA CUGINA PHILLIS di Elizabeth Gaskell

Ultimamente il tempo mi è tiranno! Ne ho poco, poco, poco e quel poco che ho lo uso più per leggere che per stare al picci (pc nel linguaggio silvesco :P).
Fortunatamente oltre al blog c'è il sito che si alimenta anche grazie a lettori di passaggio che mi lasciano la loro recensione, e ad altri più costanti che entrano a far parte dello staff.
Recentemente ho ricevuto un'attenta e accurata analisi di un romanzo di Elizabeth Gaskell, autrice che credo conoscano tutti per il famosissimo Nord e Sud, e non ci ho pensato due volte a pubblicarla. Sto parlando di Mia Cugina Phillis. Buona lettura e un grazie ad Alice ^^.

C o u s i n  P h i l l i s

| Marsilio | pubblicato nel 1864 | pag. 160 |
"Mia cugina Phillis" è un racconto in cui la scrittrice, assumendo il punto di vista del mondo rurale, si confronta con il cambiamento. Questo libro delinea una vicenda umana intimamente legata all'impatto psicologico-comportamentale prodotto dalla strada ferrata sulla campagna inglese e sui suoi abitanti. Sfondo della vicenda è la Fattoria della Speranza in cui tutto pare procedere secondo i ritmi della natura. In questo mondo idilliaco si muove Phillis Holman, una ragazza innocente e sensibile. L'incontro con l'ingegnere ferroviario Holdsworth fa conoscere a Phillis l'amore e le pene d'amore, ma l'improvvisa partenza di Holdsworth segna la fine del sogno. 

Voto:

R e c e n s i o n e

Una distesa d'erba trapuntata di fiori selvatici, un sentiero ombroso che conduce ad una vecchia casa e, sulla porta, in attesa, una fanciulla alta, vestita di blu, immersa nella luce rosseggiante del tramonto...
Sono queste le prime immagini che tornano alla mente quando si pensa a Cousin Phillis, romanzo tanto breve quanto intenso e ricco di significati; una di quelle storie di per sè semplicissime e perfettamente realistiche, eppure, o forse proprio per questo, in grado di toccare il lettore e far riflettere.
Cousin Phillis è la storia, narrata con toni delicati, di una ragazza, della fine della sua fanciullezza, dei primi turbamenti del cuore e dell'incontro, inatteso e bruciante, con la difficile realtà dell'età adulta.
Pubblicato a puntate nel 1864, Cousin Phillis è considerato dalla critica uno dei più riusciti e raffinati lavori di Elizabeth Gaskell; un romanzo pacato, dall'incedere lento, in perfetta armonia coi ritmi della vita di campagna, costantemente pervaso da un senso di tenera malinconia che accompagna il lettore per tutta la narrazione senza però scivolare mai nel sentimentalismo o nella banalità. 
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